Lunedì 23 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Sparatoria Napoli, bimba ancora grave. In 300 scendono in piazza contro la camorra

Presente anche il figlio del boss Piccirillo. Salvini: "Non avrò pace finché questi criminali non saranno arrestati". De Magistris: "Vicino alla piccola"

La manifestazione in piazza Nazionale (Ansa)

Napoli, 5 maggio 2019 - Restano ancora "estremamente gravi" le condizioni della bambina di 4 anni colpita da un proiettile nella sparatoria di venerdì pomeriggio a Napoli, in piazza Nazionale, durante un raid ai danni di un pregiudicato. Dall'ospedale Santobono, dove la piccola è ricoverata, l'ultimo bollettino medico - arrivato poco prima delle 11 - indica come "persista ancora una grave insufficienza respiratoria derivante dal danno polmonare", a causa del proiettile calibro 'full metal jacket' che le ha perforato un polmone, poi rimosso nel lungo intervento chirurgico dell'altra notte.  ​"Al momento le condizioni cliniche della bimba di 4 anni risultano immodificate nella criticità rispetto al precedente bollettino medico - comunica il personale ospedaliero -. Persiste una grave insufficienza respiratoria derivante dal danno polmonare: nella giornata di ieri è stata praticata la risonanza magnetica, che ha escluso compromissione del sistema nervoso centrale e periferico. Durante le ore notturne non si sono osservate sostanziali variazioni delle condizioni generali". "La piccola paziente è tuttora sedata e collegata a un ventilatore meccanico per respirare - continua il bollettino -. Le sue condizioni cliniche permangono estremamente gravi e la prognosi riservata. Il prossimo bollettino sanitario verrà rilasciato domani alle 11". Circa trecento persone, intanto, si sono ritrovate oggi in piazza Nazionale: un sit-in silenzioso, promosso dall'associazione 'Un popolo in cammino', con numerose adesioni e un solo striscione: "Disarmiamo Napoli", contro ogni violenza. Tra i partecipanti anche una bambina di pochi anni, che reggeva un cartello scritto a mano con due sole parole di incoraggiamento per la sua coetanea in lotta per la vita: "Forza Noemi"

Era presente anche Antonio Piccirillo, figlio del boss di camorra Rosario Piccirillo,per esprimere solidarietà alla piccola ferita nel raid di venerdì scorso. Piccirillo è intervenuto al megafono parlando ai tanti presenti in piazza, lanciando un appello ai figli dei camorristi: "Amate sempre i vostri padri - ha detto - ma dissociatevi dal loro stile di vita, perché sono stili di vita che non pagano, non danno nulla. Se noi figli non faremo passi in avanti nel positivo, rimarremo fossilizzati in questa cultura che non paga, priva di etica e valori. C'è chi pensa che la camorra 50 anni fa era meglio di com'è oggi, ma ha sempre fatto schifo, è sempre stata ignobile, non ha mai pagato. Le persone perbene sono quelle che rispettano gli altri e i camorristi non rispettano nessuno". Prima di Antonio Piccirillo è intervenuta Manuela, figlia di Palma Scamardella, vittima innocente di camorra uccisa nel 1994 a 35 anni davanti alla sua abitazione, nel quartiere Pianura: "Mia madre - ha ricordato Manuela - è stata ammazzata sulle scale della sua casa, perché abitavamo vicino a un affiliato a un clan. Siamo qui perché questa è la nostra Napoli, è questa la Napoli che vogliamo".

"Anche oggi, come ieri, ho annullato la mia personale partecipazione fisica a tutte le iniziative pubbliche anche per esprimere, in questo modo, la mia assoluta vicinanza alla piccola figlia di Napoli che lotta per la vita - ha scritto su Facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris - Sto seguendo ora per ora l'evolversi della situazione clinica al Santobono. Da domani parteciperò a tutte le attività pubbliche programmate e avrò modo di manifestare alcune mie considerazioni su quanto drammaticamente accaduto".   

"I camorristi si ammazzino tra di loro senza rompere alle persone che non c'entrano. Sono stato quattro volte a Napoli dove ho fatto più comitati della sicurezza. Ho mandato 136 poliziotti, ho fatto installare più telecamere, poi peccato che il sindaco di Napoli prepara le flotte per andare nel Mediterraneo per riempire l'Italia di immigrati". ha sottolineato Matteo Salvini, ministro dell'Interno, durante un comizio elettorale a Firenze con il candidato sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci e i candidati all'Europarlamento. "Lo prometto alla famiglia di Noemi, non avrò pace finché questi criminali non saranno arrestati", ha concluso il vicepremier.