Sabato 29 Giugno 2024
GIULIA BONEZZI
Cronaca

Le ultime ore di Berlusconi: all’alba si è aggravato. Disperata corsa dei figli per riuscire a dirgli addio

Il tracollo dopo un evento acuto di natura cardiocircolatoria nella notte. Il fondatore di Forza Italia soffriva di una forma di leucemia cronica. Era stato ricoverato per quelli che dovevano essere controlli programmati

Milano, 12 giugno 2023 – Silvio Berlusconi è morto all’improvviso, per quanto possa valere questa parola per un uomo di oltre 86 anni, provato nell’ultimo quarto di secolo da molte battaglie contro diverse malattie. L’ultima è stata la leucemia mielomonocitica cronica, diagnosticata più di due anni fa anche se il mondo l’ha saputo solo lo scorso 6 aprile, all’indomani del penultimo ricovero dell’ex quattro volte premier all’ospedale San Raffaele di Milano. Un ricovero che era durato 45 giorni, i primi 12 in terapia intensiva, per una polmonite contratta in conseguenza della patologia ematologica, che compromette anche il sistema immunitario. A Berlusconi è stata fatale la leucemia, cui va ricondotto anche quell’"evento acuto", a quanto si apprende di natura cardiocircolatoria, che l’ha stroncato intorno alle 9.30 di ieri mattina.

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Il fondatore di Forza Italia era stato ricoverato al San Raffaele venerdì pomeriggio, di nuovo, appena tre settimane dopo essere stato dimesso: i globuli bianchi, tenuti sotto stretto monitoraggio anche nella villa di Arcore dov’era tornato il 19 maggio, avevano registrato anomalie che avevano indotto i suoi curanti – il medico personale Alberto Zangrillo, responsabile delle Rianimazioni del San Raffaele, il primario dell’Oncoematologia Fabio Ciceri e Giulio Melisurgo, direttore del reparto Solventi II in cui era degente – ad anticipare "controlli già programmati". Le sue condizioni, delicate sempre ma giudicate non particolarmente critiche sino alle ultime ore, si sono aggravate all’alba e sono precipitate di colpo ieri mattina. Tanto che i figli e il fratello, arrivati di corsa in ospedale, avrebbero fatto appena in tempo a vederlo prima che spirasse nella sua stanza al primo piano del settore Q del San Raffaele, nello stesso reparto dove aveva trascorso un mese tra aprile e maggio. Accanto a lui, allora come ieri, c’era la compagna, la 33enne deputata di Forza Italia Marta Fascina che è apparsa, a chi l’ha vista, "disperata". Una morte inattesa, anche se il precipitare repentino della situazione fosse purtroppo una possibilità per la natura della malattia del Cavaliere – la leucemia cronica – e per le sue condizioni di salute. Quelle di un uomo di quasi 87 anni (li avrebbe compiuto tra meno di quattro mesi, il 29 settembre) che negli ultimi 26 ha sconfitto molte patologie, da un tumore alla prostata a poco più di sessant’anni ai problemi al cuore, che nel 2006, dopo un malore a un comizio, l’avevano costretto a volare negli Usa per farsi impiantare un pacemaker, e dieci anni dopo l’avevano messo davanti a una delle prove più difficili della sua vita: l’intervento a cuore aperto per la sostituzione della valvola aortica.

Berlusconi l’affrontò a 79 anni, al San Raffaele, il ‘suo’ ospedale che l’aveva curato dopo l’aggressione del 2009 – un esagitato lo colpì al volto impugnando un souvenir del Duomo di Milano –, e dieci anni dopo l’aveva operato d’urgenza per un’occlusione intestinale. Sempre lì nel 2020 aveva superato il Covid, contratto quando non esistevano vaccini, e lunghi ricoveri l’anno successivo, quando probabilmente è iniziata anche la battaglia contro la leucemia. "Nella memoria del nostro gruppo e dell’ospedale non sbiadirà il ricordo di quest’uomo straordinario che ci ha sempre onorato della sua fiducia", hanno scritto a nome di tutto il personale i vertici del Gruppo San Donato, proprietari dal 2012 del San Raffaele che era stato fondato da don Luigi Verzè a un passo dalla Milano 2 del Cavaliere. Il suo medico Zangrillo, che mai ha smesso di dare del lei a Berlusconi, ha affidato i suoi pensieri a un tweet: "Caro Presidente, Le chiedo scusa ma non trovo le parole. Io e Lei ci siamo capiti".