Martedì 21 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Berlusconi, Zangrillo: “Situazione difficile, ma sta rispondendo alle terapie”

Il primario della terapia intensiva e medico personale del Cavaliere: “Né ottimista né pessimista”. Al San Raffaele anche Gianni Letta: “L’ho trovato meglio di quanto pensassi”

Milano, 9 aprile 2023  – Pasqua tranquilla nel reparto di terapia intensiva cardiologica del San Raffaele di Milano, dove Silvio Berlusconi è ricoverato da mercoledì scorso. Il Cavaliere ha chiesto di tornare a casa ma, al momento, persiste il problema dell'infezione polmonare in un quadro di una leucemia mielomonocitica cronica. Il suo medico personale e responsabile della terapia intensiva, Alberto Zangrillo, si dice "sereno" e "fiducioso". Non è atteso un nuovo bollettino. Oggi sarà una giornata di visite. Torneranno i figli (in questi giorni si sono visti ripetutamente Marina, Pier Silvio e Luigi). Ieri per la prima volta ha varcato l’ingresso dell’ospedale Gianni Letta. 

Il professore Alberto Zangrillo parla ai giornalisti fuori dal San Raffaele (Ansa)
Il professore Alberto Zangrillo parla ai giornalisti fuori dal San Raffaele (Ansa)

"Ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me non posso negarlo, c'è un grande coinvolgimento personale ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti una patologia grave in una situazione veramente difficile lui sta rispondendo bene alle terapie", ha dichiarato Zangrillo. "Se sono qui fuori è perché sono fiducioso – ha continuato il professore, parlando con i giornalisti – , perché al di là delle esternazioni giornalistiche, negative e positive, che ho dovuto leggere in questi giorni, le cose stanno andando secondo gli standard attesi".

"È evidente che stiamo parlando di un paziente che ha un'età che tutti conoscete, con una patologia e con una complicanza che sono state definite in un modo preciso – ha chiarito – . Da questo ne conseguono delle terapie mirate, delle terapie che seguono le linee guida, delle terapie che devono essere condivise sempre in medicina, quando si applicano le regole della medicina ufficiale, quindi terapie tese al raggiungimento di un obiettivo. Il nostro obiettivo è quello di poter raggiungere la risoluzione del quadro clinico patologico".

A chi gli chiedeva del futuro politico del Cavaliere, il primario ha risposto: "Non voglio assolutamente addentrarmi in questo tipo di previsione perché non sarebbe serio". "Quello che si legge sono delle cose assolutamente fantasiose, che non rispondono ad alcun criterio obiettivo a cui i medici seri si riferiscono, cioè soprattutto una conoscenza obiettiva del quadro clinico – ha continuato –. Noi abbiamo una strategia terapeutica molto precisa per cui tutte quelle che sono fughe in avanti e fughe indietro, quindi il pessimismo e l'ottimismo, non rispondono a dei criteri di obiettività ai quali un medico serio è chiamato".

Zangrillo ha quindi invitato i cronisti ad andare “a casa a festeggiare la Pasqua”. "Non state qua perché non succederà più nulla oggi. Non faremo nessun comunicato", ha concluso.

La visita di Gianni Letta

Ieri Berlusconi ha ricevuto anche la visita di Gianni Letta. “Abbiamo parlato e l'ho trovato meglio di quanto pensassi – ha detto ai giornalisti lasciando il San Raffaele dopo circa un’ora – . Gli possiamo fare un augurio di Pasqua perché la strada della rinascita, se non della resurrezione, è imboccata”. Per l’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio non ci sono dubbi che il Cavaliere tornerà in campo. “Lo conoscete”, ha risposto ai cronisti riferendo poi le stesse parole di Berlusconi. “L'ha detto benissimo lui: 'È dura, non mollo, ce la farò anche questa volta’. Meglio non si poteva dire – ha aggiunto – voi lo conoscete, ogni volta che si è dato un obiettivo l'ha raggiunto e anche stavolta credo che sia su quella strada”.

In ospedale sono anche tornati i figli Marina, Pier Silvio e Luigi. “Sta meglio, grazie”, ha risposto l’ultimogenito di casa Berlusconi lasciando l’ospedale. In visita anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri