Roma, 23 settembre 2018 - "Asia Argento mi ha violentato". Conferma le sue accuse Jimmy Bennett, ospite in esclusiva mondiale da Massimo Giletti a Non è L'Arena su La 7. L'attore e musicista rock californiano ha raccontato, per la prima volta in pubblico, i dettagli dell'incontro risalente a 5 anni fa, in cui - è la sua versione - sarebbe stato abusato dalla collega, di 21 anni più grande di lui. "Ci siamo visti al Ritz Carlton a Marina del Rey in California - comincia Bennett -. Ero con un accompagnatore che è salito fino alla stanza dell'albergo. Asia era entusiasta e mi guardava dritta negli occhi, poi ha dato uno sguardo al mio accompagnatore e gli ha chiesto: 'Ma tu chi sei?'. Lui, a disagio, li avrebbe lasciati soli.
Jimmy Bennett, chi è il ragazzo che accusa Asia Argento di violenza sessuale
Secondo il 22enne, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, "tutto è accaduto molto rapidamente". Asia "mi ha offerto dello champagne e ha iniziato a fumare una sigaretta mentre mi raccontava del film che intendeva girare con me. Mi ha preso il viso e mi ha guardato e mi ha detto: 'Mi sei mancato tantissimo' e ha iniziato a baciarmi. La mia interpretazione era che mi stesse mostrando il suo affetto. Il bacio si è prolungato e ho avuto l'impressione che non fosse un bacio amichevole ma che stesse cercando di esplorare la situazione. Dopo Asia ha appoggiato le mani sul mio corpo in modalità diverse e poi mi ha spinto sul letto e mi ha slacciato la cintura e i pantaloni".
E' stato un "rapporto completo", assicura Bennett. Una "violenza", perché "Asia ha abusato del proprio potere". Proprio come faceva con le sue vittime Harvey Weinstein, il produttore di Hollywood che l'attrice per prima ha denunciato, accusandolo di abusi sessuali. Anzi, sostiene il giovane, "c'è una perfetta corrispondenza tra lo schema Asia e lo schema Weinstein".
Prima di quella sera che rapporto c'era con Asia? Chiede Giletti. "La chiamavo mamma", risponde lui. Sul set di 'Ingannevole è il cuore più di ogni cosa' (film del 2004 diretto da Asia Argento, ndr), Asia "era come una seconda mamma, questo è il sentimento che ci ha legato dal primo giorno. Il nostro rapporto è sempre stato molto ravvicinato. Il legame tra me e lei era speciale. Asia era molto concentrata sul film e voleva incarnare il rapporto madre e figlio in modo che fosse più realistico possibile, ma sembrava andasse oltre l'aspetto professionale".
Dopo quella pellicola, il rapporto è proseguito, ma solo "via sms e via mail" e Asia "si sentiva anche con mia mamma". Per quasi 10 anni nessun incontro. Poi "è stata lei, nel 2013, a propormi di verdersi".
"Ero contento di vederla - racconta ancora Bennett - Mi parlava di un film italiano al quale lei volesse che partecipassi. Ricordo però che mi sentivo un po' strano. Asia continuava a inviarmi delle foto e dei bigliettini che scriveva nella sua stanza di hotel. Per me c'è sempre stata una barriera culturale, non sapevo se il suo atteggiamento fosse una maniera di mostrare affetto e quindi non sapevo cosa aspettarmi. Per me, era come vedere una amica".
Cinque anni dopo, uno scoop del New York Times accende i riflettori sulla vicenda. Bennett conferma tutto, mentre Asia nega che vi siano mai stati rapporti sessuali. Non nega però di aver versato una cospicua cifra al ragazzo che, a detta sua, la perseguitava: centinaia di migliaia di dollari.