Termini Imerese (Palermo), 24 agosto 2024 – Ultimata la fase delle ricerche con il ritrovamento della 18enne Hannah Lynch, figlia del magnate Mike, ultima delle sette vittime del naufragio del Bayesian, entra nel vivo la fase delle indagini. Troppi i punti oscuri nell’affondamento del mega yacht di 56 metri, ritenuto “inaffondabile” e colato a picco in pochi minuti per una tromba marina al largo di Porticello.
Di una “tragedia d’impatto mondiale” ha parlato oggi il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa sul naufragio del Bayesian. Un “dramma più grave se frutto di errori”, ha sottolineato, con un riferimento alla presunta catena di errori umani emersi nei giorni scorsi. Davvero troppi, secondo alcuni esperti e per lo stesso Ad di Italian Sea Group Giovanni Costantino, la società che ha rilevato Perini Navi, azienda costruttrice del Bayesian.
Intanto la Procura ha aperto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. “Siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo" ha detto Cartosio, sottolineando come il recupero del relitto sia fondamentale per le indagini. Ma aggiungendo che alcuni nomi potrebbero essere iscritti sul registro degli indagati a breve, già prima che il Bayesian torni sulla terraferma.
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Hanno lasciato l'albergo sei passeggeri della barca a vela di lusso Bayesian, che erano ospiti dell'hotel Domina Zagarella a Santa Flavia (Palermo) . Tra loro anche Angela Barcares moglie del tycoon Mike Lynch e madre di Hannah, entrambi morti nel naufragio. La donna risulta essere la proprietaria ufficiale dell'imbarcazione.
In albergo restano i 9 componenti l'equipaggio tra cui il comandante, il neozelandese James Cutfield, che dovrebbe essere nuovamente interrogato nei prossimi giorni, come ha detto il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio.
"I tempi per riportare lo yacht a galla non sono certi: tutto dipende dalla volontà di proprietari, armatori e società di gestione. L'autorità marittima si occuperà della gestione dell'operazione con i propri tecnici, ma al momento siamo ancora nella fase preliminare: imporremo la messa in sicurezza dell'imbarcazione attraverso lo svuotamento dei serbatoi". A dirlo è il comandante della Guardia costiera di Palermo Raffaele Macauda. "Non c'è alcuna correlazione tra i motori accesi e la presenza di idrocarburi in mare, in più ci risulta che i serbatoi del Bayesian siano perfettamente integri".
Il relitto del Bayesian come quello della Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio del 2012 all'Isola del Giglio. È la sensazione confidata da Giuseppe Frison, capo della squadra di sommozzatori dei vigili del fuoco che ha operato nelle acque di Porticello riportando in superficie i corpi delle sette vittime della tragedia avvenuta lungo la costa palermitana. "Questo intervento mi ha aperto quel ricordo", ha affermato Frison. "Nelle cabine sembrava di rivedere le stesse sensazioni, anche se le dimensioni erano maggiori. Qui avevamo la variante della profondità che riduceva i nostri tempi di lavoro - ha aggiunto -. Per me è stato come rivivere quel film, in modo più piccolo ma anche più intenso. All'interno lo scenario era molto simile. Avevamo difficoltà a proseguire perché i mobili, essendosi ribaltati, ci impedivano di proseguire in modo sicuro. Ma abbiamo lavorato con la nostra sistematicità che abbiamo imparato proprio in quell'intervento, dove le dimensioni erano grandissime".
"Le indagini si stanno concentrando sui comportamenti dell'equipaggio, abbiamo già provveduto a sentire i presenti sull'imbarcazione che sono sopravvissuti. L'evento che si è verificato è stato totalmente repentino, il recupero e gli accertamenti sul relitto ci permetteranno di avere maggiori risposte, ma per recuperare la scatola nera serviranno prima accertamenti molto pericolosi per i sommozzatori". Così il sostituto procuratore di Termini Imerese Raffaele Cammarano. "La prima fase delle indagini si è concentrata esclusivamente sulla ricerca di eventuali superstiti. Fornire qualsiasi informazione sull'esame del relitto - ha aggiunto - rischia di incidere sull'esito delle indagini".
"L'inchiesta è certamente delle autorità italiane. Non conosco le norme inglesi, ma potrebbe esserci un intervento anche delle autorità di quel Paese. Sono in corso interlocuzioni". Sottolinea il procuratore di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. Non sono ancora stati conferiti gli incarichi ai medici legali per l'esame autoptico delle 7 vittime del naufragio del Beysian a Porticello ma sarebbero in fase di programmazione per essere eseguite "presto".
"Siamo dei professionisti ma le emozioni non hanno un interruttore che si può accendere o spegnere con un clic. Tutti noi abbiamo figli, fratelli, sorelle...". A parlare è Orlando Di Muro, uno dei sommozzatori dei Vigili del fuoco che nei giorni scorsi ha partecipato alle ricerche dei 6 dispersi del naufragio del veliero Bayesian. I corpi sono stati tutti trovati tra ieri e giovedì, in due cabine. Hannah Lynch, la figlia del magnate Mike Lynch, in una cabina vicina alla prua, e altre 5 vittime, I coniugi Bloomer, Morvillo e lo stesso Lynch, in un'altra cabina. "Siamo formati e addestrati per lavorare in scenari spesso catastrofici, operiamo in modo sistematico, ma restiamo pur sempre delle persone. E non possiamo restare insensibili, nello scoprire dietro una porta una fotografia o un capo di abbigliamento di persone su cui noi, in un modo o un altro noi proiettiamo la nostra vita. Lo svolgimento del lavoro richiede la massima concentrazione e le emozioni scattano in un secondo momento".
"Lo scenario in cui ci siamo trovati a operare era non convenzionale, relativo a una imbarcazione affondata a una profondità di 50 metri. Le immersioni presentavano delle caratteristiche di tipo speleologico, gli operatori dovevano prestare attenzione sia alla profondità che alla presenza degli arredi che tendevano a fluttuare e ostruivano l'accesso e l'uscita". Così Giuseppe Petrone, il capo dei sommozzatori dei Vigili del fuoco, parlando delle ricerche dei 6 dispersi. "Le difficoltà erano legate al fatto che le operazioni dovevano essere effettuate prestando attenzione ai dispositivi di sicurezza, non mettendo a rischio la propria incolumità".
"Non c'è obbligo di legge per far rimanere in Sicilia gli eventuali indagati, ma chiediamo massima collaborazione: potrebbe essere necessario risentirli a seguito di ulteriori accertamenti". Così il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio. "L'autorità giudiziaria italiana non può trattenere coattivamente queste persone: se necessario ricorreremo agli strumenti previsti dalla legge - prosegue Cartosio -. La determinazione delle responsabilità richiede tempo e approfondimenti, si tratta di capire a chi sono ascrivibili i reati che abbiamo contestato, ovvero naufragio colposo e omicidio colposo plurimo: stiamo esaminando gli atti e facendo le valutazioni necessarie, se riterremo di fare gli avvisi di garanzia lo faremo prima delle autopsie che non sono ancora state fissate. Al momento abbiamo ancora qualche domanda da fare al capitano, ci aspettiamo attenda l'esito dell'accertamento per andare via dall'Italia".
"In plancia c'era un uomo dell'equipaggio quando è avvenuto il nubifragio". Lo ha detto il sostituto procuratore a Termini Imerese Raffaele Cammarano che coordina l'inchiesta sul naufragio del Bayesian. "L'attività di indagine è tesa proprio a capire cosa sia successo" ha aggiunto. ll pm ha anche detto che "gli occupanti della nave erano scesi a Cefalù il giorno prima. Non erano scesi a Porticello".
"Le due imbarcazioni potevano stare in rada in quella zona. Del resto per quella sera non c'era un'allerta di burrasca". Lo ha detto Raffaele Macauda comandante della Capitaneria di Porto di Palermo. Il riferimento, oltre che per la barca a vela di lusso affondata è per l'altro veliero, Sir Robert B. P., battente bandiera olandese, il cui equipaggio ha soccorso i naufraghi.
Potrebbe arrivare presto, anche prima del recupero del relitto, l'iscrizione nel registro di eventuali indagati per il naufragio. È quanto emerge dalle parole del procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio. "Quando e se iscriveremo delle persone nel registro degli indagati non dipende esclusivamente dal recupero del veliero. Sulla base di una recente riforma normativa il Procuratore è tenuto a iscrivere nel registro degli indagati un reato solo se ci sono degli elementi che lo rendano verosimile nella sua sussistenza. Qui non si tratta semplicemente di individuare i ruoli che i soggetti avevano nelle circostanze in questione - ha aggiunto Cartosio - , ma di individuare quali potrebbero essere i profili di colpa eventuali, negligenza o imprudenza, ma dobbiamo individuare quali profili di responsabilità sono stati violati. Qui le possibilità sono molteplici, ad esempio al solo comandante o a tutto l'equipaggio, o ai costruttori della nave, o ascrivibili a coloro che erano tenuti alla sorveglianza. Stiamo valutando".
"La società armatrice ha manifestato la volontà di recuperare il veliero. La proprietà ha già contattato aziende provate anche per monitorare la situazione dal punto di vista ambientale per essere pronti a intervenire qualora ci fosse uno sversamento di idrocarburi in mare. La loro disponibilità è totale". Lo ha detto il contrammiraglio della Guardia costiera, comandante della Capitaneria di porto a Palermo, Raffaele Macauda. Rassicurando quanti temevano un inquinamento marino, ha aggiunto che al momento "non ci sono tracce di idrocarburi in mare. Lo hanno dimostrato le analisi eseguite dall'Arpa".
Alla domanda se uno o più portelloni a poppa della barca affondata fossero aperti, il pm Raffaele Cammarano, che indaga sul naufragio di Porticello ha risposto che "si tratta di elementi che non possiamo rivelare per il semplice motivo che si tratta di informazioni che necessitano di essere confermate dal successivo esame del relitto. Fornirle adesso potrebbe essere pregiudizievole ai fini della indagine"
Cinque delle sette vittime del naufragio del Bayesian "si sono rifugiate nelle cabine a sinistra del veliero, alla ricerca di bolle d'aria. I primi 5 corpi sono stati trovati nella prima cabina sul lato sinistro e l'ultimo corpo nella terza cabine sempre sul lato sinistro. Non si trovavano nelle loro cabine". Lo ha detto il Procuratore capo di Termini Imerese (Palermo) Ambrogio Cartosio in conferenza stampa.
"La posizione delle vittime ci fa pensare che abbiano cercato di scappare - ha aggiunto il pm Raffaele Cammarano -, ma potrebbero anche essersi spostati: è probabile che i passeggeri deceduti stessero dormendo al momento del naufragio, ma la cabina in cui sono stati trovati non era quella in cui dormivano. Stiamo valutando quest'aspetto nelle dichiarazioni dei superstiti, ma è certamente un punto focale dell'indagine. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell'amministratore delegato della compagnia che ha costruito l'imbarcazione, ma l'affondamento della nave è il cuore dell'indagine", aggiunge Cammarano.
"In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande rivolte dai giornalisti, ma l'ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché il decreto 106 del 2006 vieta al procuratore della Repubblica di fare dichiarazioni se non in occasioni particolari. Si possono utilizzare solo il comunicato stampa e la conferenza stampa. La legge crea ostacoli notevoli all'attività della libera informazione, ma credo che tutti i cittadini, anche i magistrati, sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire nulla. Spero ci sia comprensione". Lo ha detto il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio riferendosi ai limiti imposti dalla legge Cartabia.
"Si è trattato di un evento repentino e improvviso", ha detto il pm di Termini Imerese Raffaele Cammarano che coordina le indagini sul naufragio del Bayesian. "Al momento non abbiamo la certezza che ci sia una scatola nera - ha aggiunto -. In questa fase si era puntato sulla ricerca. Dobbiamo attendere il recupero del veliero. Non possiamo confermare se c'erano i portelloni aperti. Non vi saranno dichiarazioni su quello che al momento hanno visto i sommozzatori. Possono essere informazioni che devono essere confermare da una seconda verifica"
Il procuratore capo Cartosio ha parlato di "una tragedia gravissima. Un dramma ancora più doloroso causato da comportamenti non perfettamente in ordine con responsabilità che ciascuno deve avere nella gestione della navigazione".
Il capitano del veliero James Catfield sarà risentito dai magistrati. Lo ha detto Cartosio sottolineando "dovremmo ancora fargli delle domande e ci aspettiamo che prima di lasciare l'Italia attenda l'esito degli accertamenti"
La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo per l'affondamento del Bayesian al largo di Porticello (Palermo). "Siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo" ha detto oggi in una conferenza stampa il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio. "Una tragedia gravissima - ha aggiunto - nell'ambito della quale abbiamo avuto la fortuna di avere la collaborazione di alcuni reparti dei vigili del fuoco che hanno avuto un coraggio eccezionale compiendo operazioni per niente facili. Alla struttura va il nostro ringraziamento e il massimo riconoscimento per il valore dimostrato. Così come alla Guardia Costiera e alle altre forze dell'ordine".
Intanto emerge che i membri dell'equipaggio non sono stati sottoposti ad alcoltest e drug test. "Erano molto provati sotto choc e necessitavano di cure" ha detto Raffaele Cammarano pm di Termini Imerese che coordina le indagini sul naufragio del Bayesian.