Roma, 25 settembre 2024 – Un incidente avvolto ancora da molti misteri. La morte di alcuni “pezzi da 90” nel mondo della finanza e della tecnologia. Un relitto in fondo al mare ancora da recuperare con il “carico” di informazioni e documenti preziosi che potrebbe contenere.
Il naufragio del Bayesian
A oltre un mese dal naufragio del Bayesian l'unica certezza è il relitto di quel veliero più grande del mondo adagiato su un fondale di cinquanta metri di profondità davanti alla costa di Porticello, nel palermitano.
La tragedia del Bayesian, il mega yacht del tycoon britannico Mike Lynch colato a picco nel giro di pochi minuti in seguito a una tromba d'aria, resta ancora avvolta dal mistero.
Il recupero del relitto
Solo il recupero dell'imbarcazione potrà infatti sciogliere i numerosi interrogativi sulle cause del disastro e fare chiarezza su presunti documenti custoditi nelle casseforti del magnate che potrebbero far gola ai servizi segreti di mezzo mondo.
Ieri si sono conclusi i rilievi da parte dei sub della ditta incaricata dalla proprietà del Bayesian, fondamentali per redigere il piano di recupero del panfilo affondato all'alba del 19 agosto.
I morti nel naufragio
Nel naufragio morirono sette persone: lo stesso Mike Lynch insieme alla figlia diciottenne Hannah, il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e la moglie Judy, il legale Chris Morvillo e la moglie Neda, oltre al cuoco di bordo Recaldo Thomas.
Non appena verrà redatto il piano sarà presentato alla capitaneria di porto che dovrà approvarlo. Ultimate le procedure amministrative si potrà dare corso al recupero dello yacht.
I misteri
Dall'analisi dell'imbarcazione gli inquirenti si attendono risposte per cercare di stabilire se l'affondamento del veliero sia stato causato da una catena di errori umani, come ipotizzato inizialmente, o se vi siano altre possibili piste da seguire.
Gli indagati
La Procura di Termini Imerese ha iscritto nel registro degli indagati, con l'accusa di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo, tre componenti dell'equipaggio: il comandante neozelandese James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia quella notte. Ma il recupero del Bayesian potrebbe riservare ulteriori "sorprese”.
Le paure dei sommozzatori
Nei giorni scorsi i sommozzatori che hanno effettuato i rilievi sul relitto avrebbero chiesto una sorveglianza rafforzata, nel timore che dati sensibili custoditi nelle casseforti di Lynch possano interessare governi stranieri. Secondo questa ricostruzione, riportata dalla Cnn, il fondatore dell'azienda di cybersicurezza Darktrace e proprietario del superyacht, sarebbe stato in possesso di informazioni altamente riservate legate ad alcuni servizi di intelligence occidentali.
Cosa c’è nelle casseforti?
L'emittente americana cita un funzionario coinvolto nei piani di recupero sul Bayesian, secondo il quale ci sarebbero delle casseforti a tenuta stagna contenenti due hard disk super-crittografati con informazioni altamente classificate, tra cui codici di accesso e altri dati sensibili che potrebbero interessare anche a governi stranieri, tra cui Russia e Cina. Insomma una spy story che rischia di alimentare nuovi dubbi e interrogativi attorno al “mistero” del Bayesian.