Giovedì 23 Gennaio 2025
REDAZIONE CRONACA

Non validi i battesimi impartiti con formule creative con il "noi"

Lo ha stabilito la Congregazione per la dottrina della fede con l'approvazione di Papa Francesco

Un battesimo (iStock)

Città del Vaticano, 6 agosto 2020 - Niente formule creative come "noi ti battezziamo", ma solo "io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo". Pena l'invalidità del sacramento stesso e, di conseguenza, anche quella degli altri che dal battesimo ne conseguono (prima comunione, cresima, matrimonio e financo ordinazione sacerdotale). E' quanto ha stabilito la Congregazione della Dottrina della Fede che chiede, con l'approvazione di Papa Francesco, il rispetto dei riti e delle formule. 

Spiegando le motivazioni del suo intervento, il Dicastero Vaticano osserva che "recentemente, vi sono state celebrazioni del Sacramento del Battesimo amministrato con le parole 'A nome del papà e della mamma, del padrino e della madrina, dei nonni, dei familiari, degli amici, a nome della comunità, noi ti battezziamo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo'". Una modifica alla formula canonica - viene spiegato - "introdotta per sottolineare il valore comunitario del Battesimo, per esprimere la partecipazione della famiglia e dei presenti e per evitare l'idea della concentrazione di un potere sacrale nel sacerdote a discapito dei genitori e della comunità". 

Ma - chiarisce la Congregazione della Dottrina della fede - l'"io", che il sacerdote deve pronunciare ha un valore dottrinale ben preciso:"segno-presenza dell'azione stessa di Cristo". Il sacerdote, dunque, non solo "non ha l'autorità di disporre a suo piacimento della formula sacramentale, per i motivi di natura cristologica ed ecclesiologica sopra esposti, ma non può nemmeno dichiarare di agire a nome dei genitori, dei padrini, dei familiari o degli amici, e nemmeno a nome della stessa assemblea radunata per la celebrazione". 

Insomma i battesimi celebrati con la formula al plurale "è come se non fossero mai stati fatti". A soccorrere quanti incappati nella formula sbagliata, però, c'è comunque il Catechismo della Chiesa Cattolica che - fanno notare fonti esperte di diritto canonico - potrebbe offrire una via d'uscita ed evitare che si debba ripetere il battesimo stesso. "Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo, tuttavia egli non è legato ai suoi sacramenti".