La Francia corre ai ripari contro la deriva dei conti pubblici. Di fronte al debito "colossale" evocato in Parlamento dal premier Michel Barnier, il governo si appresta a varare una manovra da 60 miliardi di euro, suddivisa in 40 miliardi di tagli alla spesa e poco meno di 20 miliardi di nuove entrate fiscali, tra cui una tassa patrimoniale sui più ricchi e sugli extra-profitti della grandi aziende. Ma anche nuove tasse, ad esempio, sui trasporti più inquinanti. Allo sforzo di risanamento, parteciperanno anche i pensionati per 4 miliardi, col rinvio di 6 mesi (dal 1° gennaio al primo luglio 2025) delle misure di adeguamento delle pensioni sull’inflazione. Un tema politicamente sensibile per il neo-premier 72enne che non dispone di una maggioranza assoluta. Macron: "Una tassazione eccezionale sulle società dovrà essere limitata nel tempo".
CronacaBarnier e la manovra da 60 miliardi: "Tagli alla spesa e nuove tasse, il debito pubblico è colossale"