Palermo, 19 agosto 2024 – La piccola Sofia ha rischiato di essere inghiottita dalle onde del mare, al largo di Porticello (Palermo), ma questo lei, che ha appena un anno, non può saperlo. Ora è al sicuro accanto alla sua mamma, Charlotte, 35 anni, una dei 16 sopravvissuti all’incidente della “Bayesian”, la barca a vela affondata questa mattina alle 4 a causa del maltempo. “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l'ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L'ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra". E’ il drammatico racconto di Charlotte dalla stanza dell’ospedale dei Bambini dov’è in osservazione la piccola Sofia. La donna era a bordo della Bayesan insieme al marito, ai colleghi di una società di Londra e ad alcuni parenti. La sua è una delle drammatiche voci che raccontano quanto accaduto all’alba al largo di Porticello.
Sofia salvata da mamma Charlotte
La piccola Sofia ora sta bene, mentre mamma Charlotte, a parte lo choc per l’esperienza appena vissuta, ha soltanto un'escoriazione, che è stata curata con alcuni punti di sutura. I medici dell'Ospedale dei Bambini hanno messo in contatto la famiglia con una video chiamata. La donna ha rassicurato il marito dicendo che lei e la figlia stanno bene. In ospedale sarà messa a disposizione una stanza per accogliere la famiglia almeno nelle prime 24 ore. Poi saranno trasferiti in albergo. “È stato terribile – racconta ancora Charlotte –. In pochi minuti la barca è stata investita da un fortissimo vento ed è affondata poco dopo”. Sia i genitori che la bimba stanno bene dal punto di vista clinico, ma sono assistiti da psicologi perché molto scossi.
Pescatore eroe: “Mai vista una cosa così”
Storie di sopravvissuti e di soccorritori eroici, che non hanno pensato alla propria vita per salvarne altre. Come Giuseppe Cefalù, pescatore di Porticello, tra i primi a assieme al fratello a prestare soccorso dopo il naufragio. “Mio fratello è stato tra i primi a prestare soccorso con il suo peschereccio, erano le 4 del mattino, il vento era fortissimo, non era una cosa normale, si tratta di una tromba d'aria o di un tornado. Poi sono partiti altri pescherecci e tra questi anche io. Arrivati sul punto in cui l'imbarcazione si è inabissata abbiamo visto galleggiare dei materassini. L'equipaggio era stato stato già tratto in salvo dai primi soccorritori. Un fenomeno cosi violento non si era mai visto a Porticello” osserva Cefalù. “L'imbarcazione si trovava a circa mezzo miglio dal porto – prosegue il pescatore –, a fianco ce n’era un'altra che poi ha prestato i primi soccorsi. Anche loro se la sono vista brutta, sono passato a fianco del veliero e ho visto che erano ancora sotto choc”.