Martedì 11 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Barbara D’Astolto e i 20 secondi per dire no alle molestie: la Cassazione annulla l’assoluzione, nuovo processo per l’ex sindacalista

Milano, l’uomo era stato assolto in primo e secondo grado perché secondo i giudici la hostess “in 20 secondi poteva dire di no”. La donna: “Giustizia è fatta, ne è valsa la pena”

Barbara D’Astolto, ex assistente di volo, ha denunciato un sindacalista nel 2018 dopo il colloquio per una vertenza di lavoro all’aeroporto di Malpensa

Barbara D’Astolto, ex assistente di volo, ha denunciato un sindacalista nel 2018 dopo il colloquio per una vertenza di lavoro all’aeroporto di Malpensa

Milano, 11 febbraio 2025 – La terza sezione penale della Cassazione ha annullato la sentenza di assoluzione per l'ex sindacalista accusato di violenza sessuale nei confronti della danni della hostess Barbara D’Astolto, disponendo un nuovo processo davanti alla Corte d'Appello di Milano.

I supremi giudici dunque hanno accolto la richiesta del sostituto pg di Cassazione Fulvio Baldi,e  hanno annullato la sentenza di assoluzione con rinvio alla Corte d'Appello di Milano. A presentare ricorso contro la sentenza d'Appello dello scorso giugno – 'In 30 secondi poteva dire no' - erano stati la procura generale di Milano e la parte civile.

L’ex sindacalista accusato di violenza sessuale nei confronti della hostess è stato assolto in Appello a Milano lo scorso 24 giugno. L’uomo era già stato assolto anche in primo grado.

La richiesta della procura generale

La procura generale della Cassazione questa mattina aveva chiesto l'annullamento della sentenza di secondo grado di assoluzione con rinvio a nuova sezione della corte di appello di Milano dell'ex sindacalista 47enne, difeso dall'avvocato Ivano Chiesa, imputato per violenza sessuale perché avrebbe palpeggiato una hostess di 49 anni durante un incontro su problematiche lavorative negli uffici Cisl vicino all'aeroporto Malpensa. Si era associata l'avvocata di parte civile Maria Teresa Manente, che assiste la presunta vittima. La difesa aveva chiesto la conferma dell'assoluzione.

La sentenza cancellata

Per i giudici della prima sezione della Corte di appello milanese, dal processo è emerso che "l'imputato non abbia adoperato alcuna forma di violenza - ancorché si sia trattato, effettivamente di toccamenti repentini - tale da porre la persona offesa in una situazione di assoluta impossibilita' di sottrarsi". E ancora che non possono avere "rilevanza penale" quegli atti sessuali come "toccamenti e baci" che la parte civile ha detto essersi "protratti per un tempo di circa trenta secondi", durante il quale "aveva continuato a sfogliare e leggere i documenti". Inoltre, "la qualifica e il ruolo" di sindacalista "rivestito dall'imputato non comportavano, in concreto, alcuna supremazia".

La soddisfazione dell’hostess

"La giustizia si è fatta attendere ma ne è valsa la pena". Le prime parole di Barbara D'Astolto, dopo la sentenza della Cassazione.  "Sono contenta,  non me lo aspettavo - ha aggiunto - In questo modo è stata fatta giustizia. Ringrazio le persone che mi hanno dato la forza di andare avanti: le testimoni, la mia avvocata Teresa Manenti e l'associazione Differenza Donna”