Il calendario lunario di Barbanera
Imola (Bologna), 13 dicembre 2014 - Non vorrete essere da meno del Vate, vero? «La gente comune – scriveva Gabriele DAnnunzio nel 1934 - pensa che al mio capezzale io abbia l’Odissea o l’Iliade, o la Bibbia, o Dante... Il libro al mio capezzale è quello dove s’aduna ‘il fiore dei tempi e la saggezza delle Nazioni’, il Barbanera». Una passione indiscutibile, visto che nell’archivio custodiva copie vecchie di vent’anni del mitico almanacco, specie le pagine dei transiti dei pianeti, da cui si sforzava di trarre immaginifici significati.
Se non volete essere da meno del divino Gabriele, non perdete il Carlino di domani, domenica. Vi regaleremo il Calendario Lunario di Barbanera per il 2015, «un anno di felicità». Sulla prima pagina, in alto a destra, due parole più che esaurienti: «253 anni». Il primo Barbanera, infatti, stampato allora come oggi a Foligno, in terra umbra, portava la data del 1762. Da quel tempo lontano il Calendario così facile da consultare, comodo da appendere, ha accompagnato, lo si può tranquillamente affermare, la storia d’Italia. Facile, comodo e ricco. Le ‘effemeridi’ del mese: giorno dopo giorno, quando sorge il sole? Quando tramonta? E la luna? Il proverbio del giorno: oggi, per esempio, 13 dicembre, ma fra un anno, il Barbanera vi ricorderà che «la carità è il solo tesoro che si aumenta col dividerlo».
Più prosaicamente, tante ricette, per l’occasione sponsorizzate Morato Pane & Idee, anche per casalinghe, ma esistono ancora?, con poco tempo a disposizione: dalle bruschelle fantasy croque monsieur ai tramezzini classici bresaola e rucola. Una nutrita serie di agili rubriche: da ‘vita in casa’ a ‘in forma e in armonia’, fino a ‘genitori e figli... felici’. Aiutini che già nel titolo raccontano i contenuti. In linea con i tempi. Ha 253 anni, si diceva, il Barbanera, ma non li dimostra. Il Calendario e l’Almanacco hanno superato il tetto di due milioni e mezzo di copie. E Il Barbanera 2015 piacerebbe anche a D’Annunzio, c’è da scommetterci.