Roma, 24 luglio 2019 - C'è un indagato nell'inchiesta che punta a fare luce su quanto accaduto a una bambina rom di un anno a Roma, ferita alla schiena da una pistola ad aria compressa mentre era in braccio alla madre era in via Palmiro Togliatti il 18 luglio scorso. Si tratta di un italiano di circa 50 anni, incensurato, che ora è indagato per lesioni gravissime. L'uomo è stato a lungo interrogato ieri dai carabinieri e ha confermato le accuse dicendo che si è trattato di un incidente. Nel suo appartamento, dal quale è partito il colpo che ha ferito la bimba, oltre alla pistola ad aria compressa è stata trovata anche una carabina, sempre ad aria compressa. La Procura disporrà una perizia sulle armi e consulenze balistica.
Il terrazzino dell'appartamento da cui è partito il colpo si trova nella zona di viale Palmiro Togliatti all'altezza di viale dei Romanisti. Stando a quanto raccontato dall'indagato, il colpo sarebbe partito accidentalmente mentre controllava in terrazzo l'arma che si era inceppata: "Non mi sono accorto di aver ferito la bimba" ha detto l'uomo ai carabinieri della compagnia Casilina che indagano su quanto accaduto. Per il momento si esclude il movente razziale.
La piccola che è ricoverata in condizioni stabili ma tuttora gravi all'Ospedale Bambino Gesù, dopo che era stata portata al pronto soccorso una settimana fa: aveva improvvisamente iniziato a piangere e perdeva sangue dalla schiena ma nessuno si era accorto del colpo. I medici hanno trovato nella profonda ferita un pallino ad aria compressa e di lì sono partite le indagini.