Venerdì 19 Luglio 2024

Bimba dimenticata in auto a Venezia: morta di caldo dopo ore sotto al sole

La piccola Agnese aveva solo un anno: a lasciarla sul sedile è stato il padre che era andato a lavorare. Per la famiglia è stato attivato il supporto psicologico

Dimenticata dal padre in auto per ore: così è morta la piccola Agnese, aveva solo un anno

Dimenticata dal padre in auto per ore: così è morta la piccola Agnese, aveva solo un anno

Venezia, 19 luglio 2024 – Si chiamava Agnese, aveva soltanto un anno. E’ rimasta vittima del black out della mente del padre che, invece di lasciarla al sicuro, l’ha dimenticata sul sedile posteriore della sua auto, parcheggiata sotto al sole nello spiazzo davanti all’azienda dove lui lavora. 

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La straziante tragedia è avvenuta a Marcon (comune in provincia di Venezia): la piccola è rimasta per ore chiusa in auto sotto il sole, in un abitacolo che si è trasformato in una fornace, una trappola letale senza scampo.

Il papà è uscito di casa come ogni mattina, a Mogliano Veneto, e si è diretto verso l’azienda Lodes di Macron, che si occupa di illuminazione, dove è dipendente. Lungo la strada – come ogni mattina – avrebbe dovuto lasciare la piccola Agnese in mani sicure, probabilmente al centro estivo. Ma la sua mente è andata in tilt ed è andato direttamente al lavoro. Fuori, oltre 30 gradi. Dentro l’abitacolo, molto più di 40.

Il parcheggio dell'azienda dov'è stata lasciata l'auto con la bambina dentro
Il parcheggio dell'azienda dov'è stata lasciata l'auto con la bambina dentro

Nessuno si è accorto di cosa stava accadendo fino all’ora di pranzo, quando altri lavoratori dell’azienda hanno visto la bimba esanime sul sedile posteriore dell’auto. A quel punto è scattato l’allarme, ma per la piccola Agnese non c’era più nulla da fare.

Il padre si è precipitato nel parcheggio e – riporta il Corriere del Veneto – un testimone l’ha visto sfogare dolore e rabbia “colpendo violentemente l’auto a calci, pugni, spallate”. E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri per tenerlo fermo, perché non si facesse del male. In ospedale è arrivata anche la mamma: entrambi sono stati affiancati dal supporto psicologico.

Cordoglio per la tragedia è stato espresso anche dal presidente del Veneto, Luca Zaia: “Chiedo a tutti, in questo momento di dolore indescrivibile, di tutelare la famiglia”, ha scritto il governatore.

L'Asaps-Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale interviene dopo la tragedia di Marcon e attraverso il proprio sito rilancia la campagna 'Non dimenticarmi’. "Ogni anno nel mondo e anche nel nostro Paese - ricorda il presidente Giordano Biserni - assistiamo ad episodi particolarmente gravi in cui muoiono centinaia di bambini, a causa di colpi di calore a bordo di veicoli chiusi, al cui interno vengono dimenticati figli o nipoti, oppure perché gli stessi giocando hanno inavvertitamente chiuso il mezzo, rimanendovi intrappolati”.

Negli Stati Uniti nel 2023 sono morti 29 bambini, nel solo 2024 sono già 13, tre solo fra il 14 e il 16 luglio negli stati di New York, New Jersey e Illinois. "Le tragedie familiari - aggiunge l'Asaps - sono immense, il dolore della perdita di un figlio si trasforma spesso in profonde crisi psicologiche di una famiglia che continua a vivere nel rimorso e spesso se ne esce solamente creando associazioni che iniziano a sensibilizzare sul delicato tema della salute dei nostri bimbi”. Asaps, da sempre attenta ai problemi connessi alla sicurezza sulle strade italiane, nell'imminenza delle grandi partenze estive ricorda anche che “vige l'obbligo del seggiolino antiabbandono, con sanzioni pesanti”.