Cuneo, 18 luglio 2024 - E' stato aperto un fascicolo dalla procura di Cuneo sulla morte della bambina di sette anni annegata ieri nel lago balneabile del bioparco AcquaViva di Caraglio, a pochi chilometri da Cuneo. La piccola, Anisa Murati, si trovava con una comitiva organizzata dal centro estivo della parrocchia di Demonte, il paese della valle Stura in cui viveva insieme alla propria famiglia.
Il fascicolo, al momento, è contro ignoti, ma sotto la lente ci sono i sette accompagnatori del gruppo. Solo due di loro sono maggiorenni ed è "la loro posizione la più problematica tra quelle al vaglio degli inquirenti", ha fatto sapere il procuratore aggiunto Ciro Santoriello che segue il caso insieme al procuratore Alberto Braghin. Andrà approfondito anche il ruolo dei bagnini del bioparco, due più un assistente: "Vanno valutati quali fossero i compiti loro e quali quelli degli accompagnatori. Il profilo giuridico è complesso".
Meno probabile, secondo la procura, che vengano chiamati in causa i gestori della struttura, salvo che non emergano gravi omissioni a loro carico, al momento non ipotizzabili.
La struttura è ora sotto sequestro, per il periodo necessario agli accertamenti giudiziari. Disposta anche l'autopsia sul corpicino della piccola.
Intanto sarà lutto nei Comuni cuneesi della valle Stura sia sabato 20 e sia domenica 21 luglio. "Difficile esprimere ciò che sentiamo nel cuore. La comunità intera cattolica diocesana soffre, si sente vicina alla famiglia di Anisa, prega per loro e soprattutto per la piccola", ha dichiarato monsignor Piero Delbosco, vescovo di Cuneo e Fossano, insieme ai parroci di Demonte, don Fabrizio Della Bella e don Renzo Bernardi, e al sindaco del paese, Adriano Bernardi. Una veglia di preghiera è indetta per sabato, alle 21, alla chiesa parrocchiale di Demonte.