Roma, 15 giugno 2015 - Meno della metà degli elettori ha votato ieri ai ballottaggi delle comunali, il 47,1%. Un dato che certifica la sconfitta della politica nel suo insieme, visto che metà dei cittadini snobba anche i sindaci, che pure sono la personificazione più 'vicina' della politica alla vita quotidiana.
DEBACLE PD - I risultati segnano una débacle per il Pd che cede il controllo delle roccaforti: il partito di Renzi perde a Venezia (il voto più atteso), dove l'imprenditore Luigi Brugnaro, sostenuto dal centro destra, ha avuto la meglio sul senatore ed ex magistrato Felice Casson. Il successo del centrodestra in Veneto è completato dall'elezione a Rovigo del leghista Massimo Bergamin, che si impone con circa il 60% dei voti. Pd sconfitto anche a Nuoro, e in modo clamoroso: a metà scrutinio, il sindaco uscente, Alessandro Bianchi, è fermo poco al di sopra del 30% e lo sfidante, Andrea Soddu, appoggiato da quattro liste civiche con il Partito sardo d'azione, sfiora il 70. Brutte notizie per i dem anche da Matera, dove l'uscente Salvatore Adduce (Pd) è dietro allo sfidante Raffaello De Ruggieri, sostenuto da liste civiche del centrosinistra e del centrodestra. E anche ad Arezzo, terra del ministro Boschi, il renziano doc Matteo Bracciali non la spunta: il centrodestra vince di misura con Alessandro Ghinelli. Pessimi anche i risultati di oggi in Sicilia: il Pd esce schiacciato dalla sfida con i Cinque Stelle a Gela, e perde a Enna col centrodestra. I RISULTATI IN SICILIA
RENZI: GUARDIAMO AVANTI, ORA UNITA'- Matteo Renzi riconosce il peso del risultato dei ballottaggi ma chiede di guardare avanti, al partito nazionale e ai territori. Il segretario parla di un "lungo lavoro di ricucitura", come spiega un deputato della maggioranza dem, perché il dato più preoccupante, al di là della sconfitta in sé, è il crescente astensionismo che punisce i democratici. Un male dal quale il centrosinistra era sembrato in passato immune. Il premier non prende posizioni ufficiali ma i fedelissimi parlano per lui. "Il Pd vince quando offre fiducia e speranza ai cittadini e, in alcuni casi, sui territori ciò non accade", spiega la vice segretario Deborah Serracchiani. Bisogna ridare slancio a un rinnovamento che non si è realizzato dappertutto e fino in fondo". A "bruciare", come dice il vice segretario Lorenzo Guerini, è la sconfitta di Venezia, roccaforte Pd e teatro dello scandalo Mose. Facile immaginare che la battaglia sarebbe stata dura, ma in pochi si aspettavano una sconfitta di Felice Casson, il senatore 'dissidente'. Ma brucia anche, e forse di più, la caduta di Arezzo e del renzianissmo Bracciali. "Non si sottovaluti anche questo campanello d'allarme", dice la sinistra del partito con Alfredo D'Attorre che torna a chiedere un "confronto ampio, politico" su quello che è oggi il Pd.
SALVINI ESULTA - E Salvini, dopo aver gioito per il fatto che, dice, "Renzi traballa", affida il suo pensiero alla rete: "Bellissimi risultati per i sindaci della Lega e sostenuti dalla Lega! Da oggi subito al lavoro: cambiare si può. Renzi, stiamo arrivando!!!", ha scritto su Twitter.
Bellissimi risultati per Sindaci #Lega e sostenuti da Lega! Da oggi subito al lavoro: cambiare si può. #Renzi, stiamo arrivando!!! #Salvini
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 15 Giugno 2015
FORZA ITALIA: IL VENTO E' CAMBIATO - "C'è un solo titolo per questa tornata elettorale: il vento è cambiato. Dopo le Regionali e il primo turno delle amministrative, anche i ballottaggi confermano che l'Italia vuol voltare pagina rispetto alla favola renziana, preso atto di un Pd inconcludente e superato, a tutti i livelli istituzionali, dal governo nazionale fino agli enti locali". Lo dichiara in una nota la deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia Deborah Bergamini. "Il centrodestra - prosegue - quando abbandona i personalismi e si presenta unito, sa risvegliare la fiducia e l'entusiasmo degli elettori"
BRUNETTA: RENZI FA LO STRUZZO - "Renzi fa lo struzzo, come sempre. Butta la testa sotto la sabbia, ed è anche uno struzzo spudorato, nel senso che dice 'non ho perso io, ha perso un non renziano'. Questo è inaccettabile anche dal punto di vista etico, oltre che politico". Lo dichiara Renato Brunetta ai microfoni di SkyTg24. "A Venezia ha perso il Pci-Pds-Ds-Pd che governa a Venezia da almeno 20 anni e ha portato la città al fallimento finanziario: 60-70 milioni di euro di buco di bilancio e 400-500 milioni di euro di stock del debito", aggiunge il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.
I COMUNI A 5 STELLE - M5S conquista tutti e cinque i comuni dove al ballottaggio era in corsa un candidato pentastellato: a Quarto, in provincia di Napoli, Rosa Capuozzo è il primo sindaco grillino in Campania. Con il 70,79% vince nettamente sul candidato del centrodestra Gabriele Di Criscio che, privo dell'appoggio di Fi, si ferma al 29,21%.
Primo sindaco pentastellato anche per il Piemonte: al ballottaggio di Venaria, comune alle porte di Torino, si è affermato il candidato M5S Roberto Falcone che è riuscito a ribaltare lo svantaggio registrato al primo turno dal candidato del Pd Salvino Ippolito, ottenendo il 69,10% delle preferenze contro il 30,9%. Giunta a 5 stelle anche a Porto Torres (Sassari): con 72,74% Sean Christian Wheeler è il nuovo sindaco; ha sconfitto Luciano Mura del Pd che ha ottenuto il 27,26%.
Ai risultati di ieri, salutati da Grillo come un 'triplete' (foto), si aggiungono le vittorie nei comuni siciliani di Gela e Enna.
NUORO, ESULTA L'OUTSIDER - C'è entusiasmo in casa sardista dove si parla di "immensa vittoria" da parte di una coalizione che ha visto impegnati "una schiera di giovani, liberi e appassionati candidati contro gli Stati Generali della politica, contro la 'macchina da guerra' dei partiti italiani". Secondo il segretario Giovanni Columbu la vittoria di Soddu "è il segno di un travolgente bisogno di cambiare" che è "lo stesso che a Porto Torres ha premiato i 5 Stelle e ha punito altrove la mancanza di una alternativa coraggiosa". Secondo il numero uno del Psd'Az "Nuoro è il punto di partenza di un percorso volto all'unificazione del sardismo e delle liste civiche, alla soluzione dei problemi storici e mai risolti della Sardegna, al cambiamento atteso da tutti i sardi". Una lettura leggermente diversa è quella di Efisio Arbau, alla guida del Movimento La Base che sostiene la maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale, il quale accomuna la vittoria di Soddu a quella di Stefano Delunas, nuovo sindaco del Pd a Quartu Sant'Elena, in quanto entrambe - spiega - "certificano l'affermazione di due progetti politici nei quali La Base - Sardegna Vera ha impegnato un nuovo gruppo dirigente appassionato e competente". Arbau afferma di aver "contribuito ad una vera e propria rivoluzione" a Nuoro dove si sperimenta la "coalizione civica ed identitaria" assieme al partito sardo d'azione ed al mondo civico e democratico che si candida a diventare "un vero e proprio laboratorio di buona politica".
URNE CHIUSE IN SICILIA - Nei 13 comuni siciliani si è votato anche questa mattina. I seggi sono stati riaperti nuovamente alle 7 e sono stati chiusi alle 15, quando è cominciato lo spoglio. L'unico capoluogo di provincia al voto è Enna. Gli altri comuni sono Gela, Ribera, Marsala, Tremestieri Etneo, San Giovanni La Punta, Milazzo, Ispica, Carini, Bronte, Augusta, Barcellona Pozzo di Gotto e Licata. Alle 22 di ieri aveva votato complessivamente il 36,61% degli aventi diritto, con un calo del 12,72% rispetto al primo turno. Percentuali superiori di poco al 40% sono state registrate a Enna e Gela, i due comuni più significativi di questa tornata elettorale.
LA SITUAZIONE CITTA' PER CITTA'
Venezia - Luigi Brugnaro ha ottenuto il 53,21% dei consensi (pari a 54.405 voti) nel ballottaggio per l'elezione a sindaco di Venezia, a conclusione dello scrutinio delle 256 sezioni. Felice Casson si è fermato al 46,79% (47.838 voti). Il dato emerge dal servizio elettorale del Comune di Venezia. "Io sono trasversale, io sono di una lista civica che vuole cambiare. Sarò garanzia per tutti. C'è un partito del lavoro in Italia che ha sconfitto il partito del no. Io sono per dare una mano sia a Zaia sia a Renzi, a Venezia potremo fare questa conferenza internazionale sui migranti". Lo ha dichiarato Luigi Brugnaro, neo sindaco di Venezia. Per Brugnaro "ci vorrà un grande obiettivo di collaborare da parte di tutti. La politica fatta con onestà e senza un secondo fine ce la può fare. E' stato bocciato il partito del no, che si lega non solo ai centri sociali ma a quel modo di fare di chi dice cosa fare e poi dobbiamo pensarci noi". E a Venezia "le regole le facciamo noi"."Felice Casson ha fatto quello che doveva fare - è invece il commento di Nicola Pellicani, candidato alle primarie del Pd a sindaco di Venezia e sconfitto da Casson -, è chiaro che abbiamo consegnato la città al centrodestra. Adesso dobbiamo ricostruire il centrosinistra - ha aggiunto Pellicani - con facce completamente nuove e chi ha sbagliato deve prendere atto. Io - ha concluso - ci ho messo la faccia, ho fatto le primarie e mi sono messo a disposizione. Quello che dovevo fare io l'ho fatto. Adesso agiscano anche altri". Affluenza Venezia (definitivo) 49,01% (59,81% al primo turno).
LA CURIOSITA' - Ballottaggi, acqua alta a Venezia: c'è chi va alle urne sul carretto
Lecco - Il centrosinistra ha confermato al ballottaggio il sindaco di Lecco. Virginio Brivio (Pd, liste civiche) ha ottenuto il 54,38% dei voti. Affluenza Lecco (definitivo) 47,72% (57,45% al primo turno)
Mantova - Il centrosinistra strappa al centrodestra il comune di Mantova. Mattia Palazzi (Pd, Sel, civiche) ha ottenuto al ballottaggio il 62,56% dei voti. Affluenza Mantova (definitivo) 43,35% (57,2% al primo turno).
Rovigo - Massimo Bergamin, 50 anni, leghista, è il nuovo sindaco di Rovigo. Ha vinto al ballottaggio superando Nadia Romeo, 43 anni, candidata del centrosinistra. Quando mancano meno di 2.000 schede da scrutinare, Bergamin ha il 60% delle preferenze contro il 40% della sfidante. Dopo un anno di commissariamento del Comune, il centrodestra continua a guidare Rovigo, ma Bergamin è di fatto il primo sindaco del Carroccio del capoluogo polesano. Il candidato del Pd, Nadia Romeo, ha perso la sfida. L'affluenza finale è stata del 42,6% (64,3% al primo turno), in totale sono stati poco più di 18mila i rodigini che sono andati a votare. L'effetto Zaia, che ha stravinto le regionali con una delle percentuali più alte in Italia, è quindi riuscito a trascinare alla vittoria Bergamin. "Ringrazio gli elettori - ha gridato alla folla che lo applaudiva mentre lo spoglio è ancora in corso -. La differenza è stata arrivare al cuore della gente". Affluenza Rovigo (definitivo) 42,6% (64,2% al primo turno).
Arezzo - Il centrodestra strappa il comune di Arezzo al centrosinistra. Dopo un testa a testa fino all'ultima sezione con Matteo Bracciali del centro sinistra, Ghinelli ha vinto con una percentuale pari al 50%: partiva in svantaggio ed ha rimontato il 9%. "Dedico questa vittoria a tutta la squadra cha ha collaborato con me e ad Arezzo, che se lo merita. Sono felice, da domani per Arezzo si apre una nuova epoca", ha detto. Alessandro Ghinelli, 63 anni, ingegnere e professore presso la Facoltà di Ingegneria di Firenze, è il secondo sindaco di centrodestra ad Arezzo dopo Luigi Lucherini ed è la terza volta su quattro che il ballottaggio va al centrodestra. Con la vittoria di Alessandro Ghinelli, Arezzo torna ad avere una guida di centrodestra dopo nove anni. Affluenza Arezzo (definitivo) 48,41% (57,43% al primo turno).
Fermo - A Fermo, invece, stravince con il 69,92% Paolo Calcinaro, presentato da due civiche. Non ce la fa Pasquale Zacheo, 46 anni, ex capitano dei carabinieri della locale Compagnia, sostenuto da Pd e civiche, che si ferma al 30,08%. Affluenza Fermo (definitivo) 48,1% (63,6% al primo turno)
Macerata - Macerata conferma Romano Carancini, sindaco uscente del Pd, alla guida dell'amministrazione comunale con il 59,11% dei voti. La sfidante, Debora Pantana, sostenuta dal centrodestra, si ferma al 40,89%. Affluenza Macerata (definitivo) 39,26% (59,01% al primo turno).
Chieti - Il centrodestra ha confermato al ballottaggio il comune di Chieti. Umberto Di Primio (Fi, Ncd, Udc, Fdi, civiche) ha ottenuto al ballottaggio il 55,01% dei voti. Affluenza Chieti (definitivo) 50,4% (66,4% al primo turno)
Trani - Il centrosinistra strappa al centrodestra il comune di Trani. Amedeo Bottaro stravince con il 67,79% dei voti al ballottaggio rispetto al contendente Antonio Florio, fermo al 24,21%. Al primo turno, il candidato del centro sinistra, Amedeo Bottaro, si era fermato a un passo dall'elezione a sindaco, con il 47,48% delle preferenze, pari a 14.517 voti, contro il 14,56% delle preferenze, pari a 4.452 voti, del suo competitor principale, Antonio Florio, sostenuto da tre liste civiche (Florio Sindaco, Trani Libera, Florio area popolare). A sostegno di Bottaro, invece, c'è una coalizione composta da sette liste (Partito democratico, Lista Emiliano Sindaco di Puglia, Verdi, Noi a Sinistra per la Puglia e dalle liste civiche Prima di Tutto Trani, Più Trani e da Realtà Italia). Affluenza Trani (definitivo) 37,69% (67,79% al primo turno).
Matera - Il centrodestra strappa al centrosinistra il comune di Matera. Raffaello De Ruggieri, sostenuto da Forza Matera e civiche, ha ottenuto al ballottaggio il 54,51% dei voti. Salvatore Adduce (Pd, Api, Sel e civiche) si è fermato al 45,49%. Affluenza Matera (definitivo) 58,0% (74,0% al primo turno).
Nuoro - Le liste civiche e il Partito sardo d'Azione strappano al centrosinistra il comune di Nuoro. Andrea Soddu ha ottenuto il 68,39% dei voti. Risultato clamoroso e una batosta per il Pd a Nuoro. Dopo 20 anni di governo di centrosinistra nel capoluogo barbaricino tira forte il vento del cambiamento, nonostante le liste della coalizione di Bianchi abbiano preso il 38% al primo turno contro il 17% delle liste di Soddu. A Nuoro il centrosinistra si era spaccato con La Base che ha sostenuto, insieme con altre liste civiche, un proprio candidato, Andrea Soddu, contro quello ufficiale, Alessandro Bianchi, della coalizione formata da Pd, Sel, Psi, Cd e Rossomori. Al primo turno Bianchi aveva chiuso in vantaggio con il 29,94%, Soddu si era fermato al 21,45%. Oggi si profila il ribaltone. Affluenza Nuoro (definitivo) 49,12% (64,42% al primo turno).
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