Domenica 1 Settembre 2024

Badante confessa quattro omicidi: “Ho ucciso gli anziani che assistevo per pietà”

L’uomo, 48 anni, si è autoaccusato dei delitti davanti ai carabinieri di Caserta. “Aiutatemi a non farlo più”

Un badante di 48 anni ha confessato ai carabinieri di aver commesso quattro omicidi

Un badante di 48 anni ha confessato ai carabinieri di aver commesso quattro omicidi

Caserta, 23 agosto 2024 – Ha confessato l'omicidio di quattro anziani di cui era il badante ai carabinieri di Caserta. E poi ha chiesto: "Aiutatemi a non uccidere più". Ad autoaccusarsi dei quattro delitto un uomo di 48 anni, Mario Eutizia, originario di Napoli ma che da tempo viveva nell’area di Caserta.

L’uomo, ieri mattina, ha contattato i carabinieri, dicendo di avere importanti dichiarazioni da fare. Una pattuglia così lo ha prelevato e portato al Comando Provinciale dell’Arma, e qui, alla presenza dei suoi avvocati Antonio Daniele e Gennaro Romano, ha raccontato di aver provocato la morte di quattro persone che aveva assistito come badante. Eutizia ha rivelato ai militari e al pm di averlo fatto “per pietà”. "L'ho fatto per portarli dolcemente alla morte, per compassione e misericordia cristiana e perché erano malati e soffrivano", ha spiegato il 48enne al pubblico ministero Annalisa Imparato,

Eutizia ha precedenti penali per furto, truffa, danneggiamento, appropriazione indebita, ma nessun reato contro la persona. Dopo la confessione è stato posto in stato di fermo e si trova ora nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. 

Chi erano le vittime

Al momento solo due delle presunte vittime sono state identificate. Il primo è Gerardo Chintemi, 96 anni di Vibonati (Salerno), a cui il badante avrebbe somministrato una dose letale dei farmaci che gli erano stati prescritti come cura farmacologica per le patologie di cui soffriva. In particolare, durante il periodo di permanenza all'interno dell'abitazione del 96enne, dal 5 dicembre 2023 al marzo 2024, dove svolgeva il ruolo di badante con mansione di assistenza materiale e di somministrazione delle terapie prescritte, per circa venti volte gli avrebbe somministrato una dose quadruplicata (circa 40 gocce) di Talofen e Trittico, potenti sedativi, al fine di cagionarne la morte e "porre fine alle sue sofferenze".

Stessa sorte toccata a Luigi Di Marzio, 86enne di Casoria (Napoli): dal mese di agosto 2023 agli inizi del mese di dicembre 2029, il badante per numerose volte avrebbe somministrato una dose quadruplicata (circa 40 gocce) di Talofen e Trittico al fine di cagionarne la morte. Gli altri due anziani di cui ha parlato Eutizia, di cui uno di Latina, non sono stati ancora identificati.

Il sospetto, ora, è che vi possano essere altre vittime di cui non ha parlato, classificate come morti naturali.