Venerdì 25 Ottobre 2024

La terza vita di Azouz Marzouk: sarà autista di autobus a Lecco

Il 42enne tunisino che nella strage di Erba perse moglie, figlio e suocera, entrerà a far parte della neonata Academy di Linee Lecco, il progetto che prevede l’assunzione di persone disoccupate o che hanno scontato i loro debiti con la giustizia

Azouz Marzouk in tribunale a Brescia per il processo di revisione Olindo Romano e Rosa Bazzi

Azouz Marzouk in tribunale a Brescia per il processo di revisione Olindo Romano e Rosa Bazzi

Lecco, 22 ottobre 2024 – La terza vita di Azouz Marzouk inizia al volante degli atobus di Linee Lecco. Come riportano La Provincia di Lecco e l’emittente Unica Tv, infatti, il 42enne vedovi di Raffaella Castagna, una delle vittime della strage di Erba dell’11 dicembre del 2006, entrerà a far parte della neonata Academy di Linee Lecco, il progetto portato avanti dalla partecipata che prevede l’assunzione di persone disoccupate o che hanno scontato i loro debiti con la giustizia, formandole per l’acquisizione della patente D e quindi inserendole in organico per la guida dei mezzi del servizio pubblico locale.

E in effetti, Marzouk ha scontato il suo debito con la giustizia. Il primo dicembre 2007, Azouz era stato arrestato per spaccio di droga, poi i domiciliari a Lecco. Aveva patteggiato una pena di 13 mesi di reclusione, poi il 29 maggio 2009 era scattato il provvedimento di espulsione, condizione posta per accedere al patteggiamento. È tornato dieci anni dopo, nel 2019, per vivere proprio a Lecco con la moglie Michela Lovo e le loro tre bambine. Dopo dieci anni non era stato più ritenuto socialmente pericoloso; di conseguenza era stato revocato il provvedimento di espulsione dal nostro paese, sostituito dalla libertà vigilata per 9 mesi.

I suoi guai con la giustizia però non sono finiti, è stato recentemente condannato per diffamazione nei confronti dei fratelli Castagna. Durante l’udienza in Corte d’Appello a Brescia, nella quale è stata rigettata la richiesta di revisione del processo per la strage di Erba, aveva presenziato in aula. È sempre stato convinto dell’innocenza dei coniugi Romano, Olindo e Rosa, condannati in via definitiva per l’omicidio di Raffaella Castagna, moglie di Azouz, il figlioletto Youssef, la suocera Paola Galli; la quarta vittima era stata la vicina Valeria Cherubini, mentre il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, era sopravvissuto.