
Un avvocato (Ansa)
Milano, 30 novembre 2014 - Donna, italiana, coniugata e in pensione: questo, secondo i dati raccolti dall'Ordine di Milano degli avvocati, il profilo di chi si rivolge maggiormente all'Avvocato in Zona che nei primi sei mesi del 2014 è stato richiesto da 1.121 milanesi. Un numero che è oltre il doppio di quanti avevano chiesto assistenza nel 2010, anno di avvio dell'iniziativa. I dati del progetto "Avvocati in zona" sono stati presentati nei giorni scorsi dall'Ordine nella seduta delle Commissioni comunali Carceri e Città Metropolitana. Per usufruire del servizio, gratuito, è possibile prendere appuntamento presso i 9 uffici di zona competenti.
Pensionati, impiegati e disoccupati sono le categorie che si rivolgono più spesso agli sportelli, con una fortissima incidenza dei primi, che già nel 2013 raggiungevano da soli un quarto degli utenti totali. I motivi per cui ci si rivolge all'avvocato di zona, nel 2014 sono le controversie legate alla persona o alla famiglia, con una maggiore incidenza di separazioni, divorzi, adempimenti o modifiche delle condizioni di separazione e divorzio. Seguono le controversie sulla tutela dei diritti reali, di possesso, comunione e condominio tra le quali le liti di condominio e le controversie legate ai contratti di locazione continuano ad essere una delle cause più forti per ricorrere ad una consulenza specializzata.
L'orientamento legale, inoltre, riguarda anche le casistiche di diritto penale, che nel primo semestre 2014 hanno portato agli sportelli di Zona 257 milanesi, in gran parte interessati a tutelarsi contro delitti contro la persona come percosse, lesioni, minacce, ingiuria o contro delitti contro il patrimonio tra cui truffe e furti oppure per contravvenzioni. "Se si cerca, partendo da questi numeri, di dare una dimensione alle casistiche più sentite e in aumento rispetto agli anni passati - spiega l'Ordine degli avvocati -, senza dubbio queste riguardano le separazioni per quanto concerne i casi legati alla persona e alla famiglia, la divisione ereditaria nelle successioni mortis causa, le controversie con le banche in abito di obbligazioni e contratti e i delitti contro la famiglia e contro la persona per quanto riguarda le casistiche di diritto penale". Nel primo semestre 2014 sono i cittadini della Zona 4 (227 casi) e della Zona 5 (138 casi ) quelli che con più frequenza si rivolgono agli avvocati di zona, con una netta incidenza dei cittadini italiani rispetto agli stranieri in tutte le Zone.
Il servizio, infine, non si riduce ad una consulenza spot - ricorda l'Ordine degli avvocati -: dopo il consulto il cittadino è spesso preso in carico da altri servizi territoriali offerti dal Comune o dall'Ordine degli Avvocati. Nel 2013 gli utenti erano stati assistiti con maggiore frequenza anche dallo sportello patrocinio per non abbienti, dagli sportelli del cittadino e di mediazione familiare attivati dall'Ordine stesso sul territorio e da quelli di assistenza sociale del Comune. L'esperienza di " Avvocati in Zona" testimonia "come la collaborazione tra le diverse realtà locali sia in grado di generare sinergie volte alla razionalizzazione, all'innovazione e alla semplificazione, soprattutto in un contesto dove le risorse economiche delle persone sono poche almeno quanto l' informazione e dove le difficoltà di accesso agli uffici giudiziari non sono ancora state rimosse".