Venerdì 21 Marzo 2025
RITA BARTOLOMEI
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Cronaca

Decreto autovelox, l’esperto: “Almeno 90 modelli dovranno essere spenti”

Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona: “In tutto sono oltre cento, 12 verranno omologati d’ufficio. Gli altri dovranno essere disattivati, nelle more dell’istanza di omologazione”. Il perito Marcon: “Prevedo più ricorsi e più denunce penali”

Autovelox, con il decreto decine di modelli dovranno essere spenti

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Roma, 21 marzo 2025 - Ma davvero l’omologazione d’ufficio degli autovelox post 2017 metterà fine alla guerra della velocità? Ne è convinto Giordano Biserni, presidente di Asaps. Che nel dare notizia del decreto di Matteo Salvini - atteso da 33 anni e inviato oggi a Bruxelles per la procedura Tris che si concluderà il 23 giugno - è certo: questa è la direzione giusta. Il testo si propone di sanare una lacuna lasciata aperta anche dal nuovo codice della strada. Il quadro però continua ad essere caotico. E lo si comprende bene anche dalle parole e soprattutto dai numeri che ricorda Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona, al tavolo degli esperti che hanno lavorato al decreto.

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La storia per punti

Quali sono i modelli 'omologati d'ufficio'

I modelli che verranno 'omologati d'ufficio', ricorda il comandante Altamura, "sono 12. Mi chiede quanti sono i tipi di velox in totale? Oltre cento”. E cosa accadrà per tutti quelli che sono precedenti alla data spartiacque? "Dovranno essere disattivati, nelle more dell’istanza di omologazione - è la previsione del comandante -. Entro sei mesi dall’entrata in vigore del decreto, i produttori potranno fare richiesta per mettersi in regola". Ma in che tempi si dovrebbe realizzare questa riforma attesa dal 1992 e sempre rimandata? Nelle previsioni di Altamura, il decreto autovelox potrebbe essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di luglio, se passerà indenne l’esame della procedura Tris che si concluderà il 24 giugno?

Il punto centrale del decreto

Il decreto autovelox è composto da 7 articoli, in totale sono 5 pagine di testo. Un gruppo di esperti ci ha lavorato per mesi. La 'svolta' si concentra all'articolo 6, in quattro righe. "I dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del 13 giugno 2017 numero 282, essendo conformi alle disposizioni (...) sono da ritenersi omologati".

Il decreto autovelox è stato spedito a Bruxelles per essere sottoposto alla procedura Tris
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"Omologazione d'ufficio? Impossibile"

Eppure il perito Giorgio Marcon - che con il Centro tutela legale ha vinto ricorsi in tutta Italia - considera "impossibile" un'omologazione d'ufficio. Spiega: "Questi strumenti non hanno le caratteristiche per essere omologati. E, lo ripeto per l'ennesima volta, questo vale anche per tutti gli altri strumenti di rilevazione, dal Photored al Telelaser alle telecamere per le Ztl. Cosa manca? Il decreto ministeriale di ammissione metrologica legale, per la prima volta. Non si può sanare il pregresso".

L'ultima sentenza della Cassazione

Gli autovelox non omologati sono stati messi 'fuorilegge' da diverse sentenze della Cassazione. L'ultima in ordine di tempo è stata depositata il 14 marzo. Mette in evidenza Marcon: "Ed è molto importante anche perché ribadisce la gerarchia delle fonti". A gennaio il Viminale aveva inviato una circolare ai prefetti con le istruzioni per resistere all'ondata di ricorsi, forte del parere dell'Avvocatura dello Stato. "La Cassazione invece - obietta Marcon - rimette ordine. Quindi, con il decreto, dobbiamo aspettarci ancora più ricorsi ma anche più denunce penali".