Giovedì 27 Febbraio 2025
RITA BARTOLOMEI
RITA BARTOLOMEI
Cronaca

Autovelox ‘congelati’ a Pordenone, il comandante: “Ogni giorno 4 pattuglie sulle strade per la sicurezza”

Maurizio Zorzetto: “Non abbiamo postazioni fisse, dopo la prima sentenza della Cassazione non abbiamo più organizzato pattuglie mobili. Ma i dati degli incidenti non sono peggiorati. Ecco dove metterei gli strumenti”

Pordenone, 27 febbraio 2025 - Il caos autovelox a Pordenone è stato declinato così: non esistono postazioni fisse, "dalla prima sentenza della Cassazione sulla mancata omologazione non organizzo più pattuglie mobili". Torna a chiarirlo a Quotidiano.net Maurizio Zorzetto, comandante della polizia locale di Pordenone. In Italia le amministrazioni stanno andando in ordine sparso, in attesa del decreto ministeriale che dovrà sanare l’irregolarità di fondo, la mancata omologazione che vale anche per gli altri strumenti di misurazione della velocità. Bologna, ad esempio, anche dopo il caso di 25 infrazioni contestate in un mese a un automobilista, ha fatto sapere che andrà in appello. 

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A maggio il comandante Zorzetto aveva dichiarato al nostro giornale: “Nessuno strumento è omologato. Non posso trascurare la Cassazione. Noi chiediamo il rispetto delle leggi e le rispettiamo a nostra volta”.

Comandante, quali sono i dati degli incidenti? La situazione è peggiorata?

"No, il numero degli incidenti è rimasto lo stesso".  

Che cosa fa per la sicurezza stradale?

"Ogni giorno abbiamo quattro pattuglie di polizia locale sulle strade. Questo presidio del territorio dà i suoi frutti. Perché è un modo per fare prevenzione ma anche deterrenza”.  

L'autovelox fa sicurezza stradale o fa cassa?

"Risponderei così. Se qualcuno pensa che sia la soluzione per tutti i mali, ha le idee davvero confuse. Dipende dal tipo di strada".  

Spieghi meglio.

"L'autovelox, a mio parere, deve essere installato su strade pericolose anche per le pattuglie, ad esempio le statali, viabilità di lunga percorrenza e scorrimento dove la velocità stessa dei veicoli rischia di mettere in pericolo l'incolumità di chi fa il proprio mestiere. In quei casi, questi strumenti possono dare un contributo importante. E vale lo stesso concetto per le autostrade, dove è installato il tutor".