Martedì 16 Luglio 2024

Autovelox e multe annullate, cosa chiedono ora sindaci e Province

In Commissione Ambiente al Senato si è discusso anche di Tutor. Il nodo taratura e omologazione. Il ministro Salvini insiste: “Non saranno più possibili strumenti per fare cassa”

Roma, 14 maggio 2024 - Caos multe da autovelox (ma anche da Tutor) al centro della discussione nell’esame del disegno di legge sul nuovo codice della strada 2024, approdato oggi in Commissione Ambiente al Senato.

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Da almeno 9 anni Corte Costituzionale prima (nel 2015) e Cassazione poi (ultima sentenza ad aprile) hanno stabilito che gli strumenti debbano essere non solo approvati ma anche tarati (verifica metrologica legale) e omologati. Pena la nullità dei verbali.

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“Urgente un intervento”, hanno chiesto i Comuni con Anci. Stesso concetto ribadito dall’Asaps. Che partendo dai numeri delle vittime - dall’inizio dell’anno al 12 maggio in Italia sono morti 153 pedoni, 60 ciclisti, 6 bambini, 25 vittime di pirateria, 394 persone nei soli incidenti dei fine settimana, di cui 187 motociclisti, ha ricordato il presidente dell’associazione, Giordano Biserni - torna a chiedere un piano straordinario di assunzioni per avere più divise sulle strade. “Perché una riforma del codice senza i controlli non porterà miglioramenti”.

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E ha chiesto per le istituzioni competenti nella gestione della viabilità “un quadro normativo di riferimento aggiornato e più chiaro” anche l’Upi, l’Unione delle Province italiane. Andrea Massari (Parma), ha ricordato che gli enti gestiscono oltre 100mila chilometri di viabilità su cui insistono più di 30mila ponti e viadotti, e ha ricordato come i dati di incidentalità stradale forniti dall’Istat “evidenziano una vera e propria emergenza nazionale”.

“Proprio per questo però chiediamo la massima attenzione alle misure relative ai dispositivi automatici di controllo e ai tutor che - ha sottolineato Massari - in una condizione di carenza grave del personale di polizia locale sono l’unico strumento efficace per garantire più sicurezza sulle strade e ridurre il livello di incidentalità. Occorre chiarezza per consentirne il pieno utilizzo agli enti locali o si sferrerà un colpo gravissimo alla sicurezza stradale”.

Resta sullo sfondo il mantra del ministro Matteo Salvini. Che anche due giorni fa ha ripetuto: “Gli autovelox per fare cassa non saranno più possibili”.