Roma, 22 aprile 2023 – Autovelox e multe: ecco perché d'ora in poi sarà più difficile vincere i ricorsi. Il decreto Salvini, atteso nelle prossime settimane, cambierà le regole delle macchinette spauracchio degli automobilisti. I velox controllano la velocità non solo in alcuni tratti autostradali ma soprattutto nella viabilità ordinaria.
Omologazione e approvazione
Il decreto parte da queste dichiarazioni del ministro Salvini, che si è detto contrario alle multe per fare cassa ma ha anche precisato: “Attualmente i tecnici del Mit, d’intesa con quelli del ministero dell’Interno, stanno predisponendo gli adeguamenti conseguenti alle richieste dei comuni italiani, relative al principio dell’equivalenza tra l’approvazione e l’omologazione dei dispositivi di misurazione della velocità, anche attraverso un intervento modificativo dello stesso codice della strada”.
Perché sarà più difficile vincere i ricorsi
Proprio quel dettaglio tecnico – considerato fondamentale da chi presenta il ricorso, giudicato un cavillo dagli altri – consente oggi di vedersi annullare una pioggia di multe. Ricorda Roberto Benigni, vicepresidente Anvu, associazione polizie locali: “L'articolo 201 comma ter del Codice della strada oggi parla di apparecchiature e dispositivi “omologati ovvero approvati”. In futuro sarà specificato che l'approvazione equivale all'omologazione”. In questo modo si toglierà terreno agli avvocati che su quella ambiguità hanno vinto migliaia di ricorsi in tutta Italia.
Il tweet di Salvini
Come dovrà essere la segnaletica
Il decreto fornirà anche un elenco delle tipologie di strade dove sarà consentito elevare le multe senza fermare il veicolo. Naturalmente l’avviso dovrà essere ben evidente nella segnaletica.
A questo link l’elenco delle postazioni fisse sulla viabilità ordinaria
Le garanzie per gli automobilisti
Ma quali saranno allora le garanzie per gli automobilisti? “L’Anci ha ribadito la necessità di un uso corretto dei velox – spiega Luigi Altamura, comandante della polizia locale di Verona –. Anche oggi viene autorizzato con decreto prefettizio. Ma in futuro si dovranno considerare molti elementi, dall’alta incidentalità anche negli ultimi cinque anni all'impossibilità di fermare i veicoli. Quindi tutti questi aspetti ulteriori potranno garantire maggiormente automobilisti e sicurezza stradale”.