Lunedì 4 Novembre 2024

Autovelox “illegali” e multe a rischio annullamento: sequestri in tutta Italia della polizia stradale

Da Cosenza a Modena: accertamenti sulla non legittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-Exspeed v 2.0

Cosenza, 29 luglio 2024 - Autovelox “illegali” e multe a rischio annullamento: sequestri in tutta Italia.

L’indagine è partita da Cosenza e si è estesa ad altre 4 regioni. La squadra di polizia giudiziaria della Polizia stradale, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica a seguito di accertamenti sul sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-Exspeed v 2.0, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il tribunale ordinario del capoluogo. 

Approfondisci:

Multe stradali, le città dei record. Codacons: sanzioni per 1,3 miliardi nei primi dieci mesi del 2024

Multe stradali, le città dei record. Codacons: sanzioni per 1,3 miliardi nei primi dieci mesi del 2024
Approfondisci:

Multe da autovelox “illegali”: cosa fare? I consigli del giudice di pace

Multe da autovelox “illegali”: cosa fare? I consigli del giudice di pace
Autovelox e multe, 4 cose da sapere
Autovelox e multe, 4 cose da sapere

L’inchiesta della polizia stradale

Gli operatori della Stradale, a seguito di delega di indagini emessa dalla Procura di Cosenza, sarebbero riusciti a cristallizzare elementi che hanno consentito al Gip di emettere provvedimenti di sequestro che riguardano misuratori di velocità denominati T-Exspeed v.2.0 con postazioni fisse per il rilevamento della velocità, sia media che puntuale, dislocate lungo la SS 107 e la SP 234 del territorio della provincia di Cosenza, la SS.106 delle Calabrie.

Il precedente di un anno fa

La Stradale di Cosenza un anno fa aveva sequestrato altri rilevatori, –un modello simile a quello di oggi. In quel caso, chiariscono fonti investigative a Quotidiano.net, il tribunale del riesame dopo qualche settimana aveva disposto il dissequestro.

Il punto chiave dell’indagine 

Nell’ipotesi investigativa, il sistema messo su strada non corrisponderebbe al prototipo depositato al ministero, requisito invece indispensabile per ottenere l’approvazione. Non ci si spinge, invece, sul controverso requisito dell’omologazione, sul quale si è espressa anche la Cassazione. Elemento indispensabile per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici aditi riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese.

"Indagine lunga e complessa”

“Un’ indagine lunga, complessa ed articolata, irta di ostacoli in considerazione della delicatezza della materia e delle implicazioni economiche che riguarda il settore”, sottolineano gli investigatori.

"Sequestri in tutta Italia: ecco dove

Il sequestro riguarda apparecchiature dislocate su tutto il territorio nazionale. Almeno 10 le regioni interessate: Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Piemonte, Basilicata, Molise, Puglia, Calabria e Sicilia. In particolare i sequestri riguardano:

  • Venezia
  • Vicenza
  • Modena
  • Reggio Emilia
  • Pomarico
  • Cerignola
  • Pianezza
  • Piadena
  • Formigine
  • Arcola
  • Carlentini
  • San Martino in Pensiliis.

La Stradale ha deferito in stato di libertà il legale rappresentante della società appaltatrice per il reato di frode nella pubblica fornitura.

Le parole del perito Giorgio Marcon

Non è sorpreso il perito Giorgio Marcon, che ad aprile aveva dichiarato al nostro giornale: “Nessun autovelox in Italia è a norma”. Spiega al telefono con Quotidiano.net: “La legge dev’essere rispettata, soprattutto da chi deve fare i controlli. Noi non vogliamo il male di nessuno, ci muoviamo per la sicurezza stradale. Come si risolve il problema? Innanzitutto devono bloccare e sequestrare gli strumenti in tutta Italia. E va quindi attuato quello che è previsto per legge, la verifica metrologica legale e la taratura effettuata da laboratori accreditati”.