Roma, 25 giugno 2024 – È stato battezzato decreto autovelox ma riguarda anche Tutor o telelaser, insomma tutti gli strumenti per l’accertamento della velocità, non escluso il Photored, quando la telecamera che inchioda chi brucia il rosso registra anche i chilometri orari. Giandomenico Protospataro, già dirigente della polizia stradale, sta spiegando le nuove regole del ministro Matteo Salvini in giro per l’Italia a chi dovrà applicarle e soprattutto a chi dovrà fare le multe in caso di trasgressione. Ecco i punti chiave da sapere.
Autovelox ma anche Tutor nel decreto Salvini
“Il decreto - chiarisce Protospataro - riguarda tutti i dispositivi per l’accertamento della velocità, sia istantanea che media, sono oltre 20”.
Quali misuratori sono esclusi dal decreto?
Risponde l’esperto: “Tutti i dispositivi usati per la contestazione immediata restano esclusi dal campo di applicazione di queste regole”.
Qual è il punto centrale del decreto Salvini?
“L’individuazione dei luoghi dove possono essere collocati i misuratori di velocità - chiarisce Protospataro -. Compito che ora è riservato ai prefetti. Molte città in passato non avevano utilizzato per l’ambito urbano queste indicazioni. Cosa che prima si poteva fare. Oggi non più”. Quindi i Comuni non hanno più l’autonomia per decidere dove collocare i dispositivi, a cominciare dagli autovelox.
Decreto velocità, cosa cambia per i Tutor?
“Di fatto nulla. Dalle verifiche fatte, il sistema di rilevamento della velocità media sembra corrispondere pienamente alle nuove regole, quanto alle collocazioni. Ricordo che il Tutor non ha il vincolo dell’identificazione del luogo da parte del prefetto, che riguarda invece l’autovelox. Perché viene installato sulle strade di tipo A e B, quindi autostrade e strade extraurbane principali, come le superstrade”.