Venerdì 14 Marzo 2025
NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Auto d’epoca e ville. Il ruolo del broker Mincione. Coinvolto nel caso Vaticano

L’inchiesta partita dal tentativo di scalata al ramo italiano di Auchan . L’esposto di Conad Nord Ovest e Centro Nord: macchinazioni a nostra insaputa.

La Triumph d’epoca di Francesco Pugliese, l’ex amministratore delegato di Conad. Vale 80mila euro

La Triumph d’epoca di Francesco Pugliese, l’ex amministratore delegato di Conad. Vale 80mila euro

Una Triumph d’epoca, da 80mila euro, con cui Francesco Pugliese gareggiava alla Mille Miglia. E poi ville e immobili di pregio, sparsi tra Puglia, Emilia-Romagna e Lombardia; orologi di valore, altre auto e conti correnti. Sono i beni ritenuti provento di tangenti e per questo sequestrati ieri dalla Guardia di Finanza ai nove indagati dell’inchiesta bolognese che vede al centro l’ex ad di Conad Pugliese e l’ex direttore finanziario della stessa Mauro Bosio. Con Pugliese sono finiti nell’indagine anche il figlio Luigi e la moglie Stefania Cannalire, tutti rappresentati dal professor Stefano Putinati. Indagati anche Fabio Bosio, fratello di Mauro (entrambi difesi dal professor Nicola Mazzacuva); l’imprenditore degli autotrasporti Marco Candiani; il broker Raffaele Mincione; e poi Emilio e Davide Oliviero, manager di Ramaf.

Nel dispositivo di sequestro, la gip Nadia Buttelli ricostruisce le "macchinazioni sempre preordinate all’acquisizione indebita di utilità" da parte dei principali indagati. Macchinazioni avvenute "sempre all’insaputa di Conad" attraverso "atti simulati di consulenze particolarmente onerose". Nell’atto, in particolare, vengono dettagliati tutti i passaggi che hanno portato all’acquisizione del ramo italiano di Auchan. Gli stessi che avevano spinto i legali rappresentanti delle cooperative Conad Nord Ovest e Conad Centro Nord a presentare l’esposto alla Finanza. Non prima, però, di aver formalmente chiesto a Pugliese dei suoi rapporti con la Ramaf, che aveva fondato con Bosio nel 2017. Ma che, di fronte al consiglio di amministrazione di Conad, Pugliese disconosce: "Ribadisco – scriveva Pugliese il 19 settembre 2022 –, come ho già detto in più occasioni, che né io, né i miei famigliari, abbiamo qualsivoglia rapporto, diretto o indiretto, con la società Ramaf Srl, né tantomeno con la società Eurofinleading Spa (la fiduciaria a schermo della società, ndr)". Eppure, quei rapporti emergono dal lavoro della Guardia di Finanza. Prima attraverso i pagamenti per le ‘consulenze’ alla Orlando Trasporti e alla Stef Frozen; poi, nel complicato intreccio di acquisizioni e cessioni legati all’affare Auchan.

Che va riportato, vista la complessità: per acquisire il ramo Auchan Italia, Conad – dietro spinta di Pugliese – coinvolge come partner finanziario il gruppo Wrm Capinvest Ltd, che fa capo a Mincione. A febbraio 2019 viene quindi costituito il veicolo societario Bdc Italia Spa, con il 51% delle quote detenute da Conad e il restante 49% da Wrm, tramite la controllata Time and Life Sa. Questo acquisisce l’intero capitale Auchan, che diventa Margherita Distribuzione Spa, e che conferisce "in fondi creati e gestiti dal gruppo Wrm, riferibile a Mincione, gran parte degli immobili già ricompresi nel patrimonio di Auchan Italia spa, ottenendo in cambio quote dagli stessi fondi immobiliari". Non solo però. Perché Pugliese e Bosio, a seguito degli accordi, fanno cedere da Conad a Mincione il 46% delle azioni di Bdc al prezzo simbolico di 1 euro, "così da attribuire, senza alcuna contropartita il patrimonio di quest’ultima società". Un regalo a cui Mincione avrebbe risposto con più bonifici a favore della Ramaf, per un totale di 11 milioni e 300mila euro.

"Questo provvedimento ci ha colto di sorpresa – le parole dell’avvocato Putinati –, andrò al Riesame: i miei assistiti sono sereni, sono pronti a difendersi nel processo". Da parte sua, il gruppo Conad confermando di essere "parte lesa in relazione all’operato di ex dirigenti e amministratori" ricorda che "la contestazione riguarda esclusivamente le condotte personali che sarebbero state messe in atto a danno del Consorzio Nazionale Conad".

Nicoletta Tempera