di Alessandro Farruggia
Bombe anarchiche contro una diplomatica italiana in Grecia. "Susanna Schlein è salva per miracolo", scandisce il ministro degli Esteri Antonio Tajani. L’ attentato, ieri mattina, attorno alle 4, ad Atene. Tre uomini che indossavano una felpa con cappuccio, sono entrati in via Blessa, quartiere di Papagou, nel parcheggio dell’abitazione di Susanna Schlein, primo segretario dell’ambasciata italiana e sorella di Elly Schlein, la deputata del Pd ex vicepresidente dell’Emilia Romagna. Mentre uno faceva da palo gli altri hanno piazzato due bombe incendiarie (molotov in bottiglie di plastica da 2 litri, con innesco) sotto le due auto della famiglia Schlein – moglie marito e due figli – che dormiva. Hanno acceso la miccia e sono fuggiti.
Una molotov è esplosa trasformando la prima auto in una palla di fuoco e facendo poi esplodere il serbatoio, mentre l’innesco della seconda si è spento, evitando il disastro. "Per fortuna non è esplosa la seconda molotov – ha commentato il ministro degli Esteri Tajani – che era stata piazzata sotto la macchina che era vicina all’impianto che porta il gas metano al palazzo e che è sotto la camera da letto della sua famiglia: poteva essere una strage". La duplice esplosione (la molotov e poi il serbatoio) ha svegliato l’intero palazzo. I vigili del fuoco sono interventi con sei mezzi e hanno evitato il propagarsi dell’incendio.
"La mia famiglia – ha commentato Susanna Schlein – è ancora molto scossa per il terribile rischio che abbiamo corso, del tutto inaspettato. Ora dobbiamo guardare avanti e non avere paura, affidandoci all’azione della magistratura italiana e greca per identificare i responsabili". Tutta la scena, con i movimenti degli attentatori, è stata ripresa dalle telecamere di un’abitazione: le registrazioni sono ora in mano alla polizia greca.
La matrice è stata subito chiara: anarchici greci nel contesto della solidarietà tra anarchici greci, italiani e spagnoli. Nelle scorse settimane scritte firmate da anarchici erano comparse sulle mura dell’ambasciata d’Italia e poco distante, su quelle della Banca di Grecia, slogan in sostegno allo sciopero della fame dell’anarchico italiano Alfredo Cospito contro la sua detenzione in regime di 41bis.
Una delle scritte recitava ’Il regime del 41 bis in Italia è tortura’. E il 18 ottobre, un video pubblicato su Facebook e attribuito al collettivo anarchico ateniese Roubikonas, mostrava alcuni dimostranti mentre appendevano uno striscione sul muro esterno dell’ambasciata d’Italia, con la scritta ‘Seguite il vostro leader’, e un’immagine che sembrava essere quella del cadavere di Mussolini a piazzale Loreto.
La matrice dell’attentato è stata confermata dal ministro per la sicurezza dei cittadini Panagiotis Theodorikakos al ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi e alle autorità diplomatiche italiane.
La polizia greca ritiene che l’obiettivo non fosse il primo segretario in qunto tale, ma il diplomatico italiano di più alto grado che i terroristi potevano raggiungere. Con l’ambasciatore protetto dai carabinieri, il numero due era la Schlein. Secondo fonti di Roma gli anarchici italiani potrebbero aver suggerito la Schlein anche per la notorietà della sorella. In ogni caso, secondo gli investigatori greci la scelta temporale sembra essere determinata dal viaggio ad Atene di Tajani, già programmato da giorni per incontrare il premier Mitsotakis e partecipare a una riunione del Ppe. Colpendo una sua funzionaria, si voleva colpire l’Italia.
Appena giunto ad Atene il ministro degli Esteri ha incontrato la Schlein in ambasciata e le ha portato la solidarietà del governo: "L’ho trovata serena. Siamo vicini a lei e la famiglia. Ringrazio tutti i nostri diplomatici. In un momento difficile, hanno dimostrato grande serietà e grande determinazione".
"Siamo rimasti molto colpiti per l’ignobile attentato, che solo casualmente non ha avuto conseguenze più gravi" ha detto l’ambasciatrice d’Italia ad Atene, Patrizia Falcinelli, sttolineando che "tutto il personale dell’Ambasciata si stringe in questo momento intorno a Susanna e alla sua famiglia". La Farnesina ha disposto l’immediato rafforzamento della sicurezza della Sede diplomatica con l’invio di unità aggiuntive dei Carabinieri già da questo fine settimana. E si valuta se fare lo stesso in Spagna.