Mercoledì 16 Ottobre 2024

Aspartame possibile cancerogeno, dove si trova e come riconoscerlo sull’etichetta degli alimenti. La dose sicura

Il dolcificante più usato è stato classificato dall’Oms come “sospetto cancerogeno” . Le “evidenze” della sua tossicità rispetto al cancro del fegato sono “limitate”. Gli esperti consigliano moderazione

Bruxelles, 14 luglio 2023 – L’aspartame è una sostanza “probabilmente” cancerogena. A questa conclusione sono arrivati gli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità dopo aver esaminato gli ultimi dati disponibili. Il gruppo di lavoro dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms ha tirato le somme di tre studi epidemiologici condotti negli Stati Uniti e in 10 Paesi Europei, dichiarando che ci sono “limitate evidenze nell’uomo per un tipo di cancro al fegato, il carcinoma epatocellulare”. Il composto organico usato come dolcificante è stato quindi inserito nella categoria dei “sospetti cancerogeni” (gruppo 2B). Non ci sono certezze scientifiche dunque sulla tossicità dell’aspartame. “Gli studi in vitro e in vivo danno risultati contrastanti" e "non si possono escludere fattori confondenti", ha evidenziato Francesco Branca, direttore del Dipartimento Nutrition and Food Safety dell'Oms. In effetti, spiega Mary Schubauer-Berigan dello IARC,  tutti e tre gli studi presi in considerazione hanno "esaminato il consumo di bevande zuccherate artificialmente (Asb)", ritenuto un “buon indice dell'esposizione all'aspartame", considerato che questo era il principale dolcificante utilizzato nelle bevande. Ma di fatto non è possibile escludere l’intervento di altre variabili. “Abbiamo, in un certo senso, lanciato un segnale, indicando che dobbiamo chiarire molto meglio la situazione”, ma non è nemmeno “qualcosa che possiamo liquidare”. Una sintesi di questi risultati è pubblicata su Lancet oncology. Per l’Associazione Internazionale Dolcificanti (ISA) le conclusioni dell’Oms è “la riaffermazione della sicurezza dell’aspartame. 

La dose “sicura”

Cosa viene consigliato di fare dunque ai consumatori? In merito al rischio di cancro il Joint Fao/Who Expert

Committee on Food Additives (Jecfa) ha individuato una dose “sicura” giornaliera corrispondente a 40 milligrammi per chilogrammo di peso corporeo, che è bene non oltrepassare. Per una persona di 60 chili dunque, la soglia è di 2,4 grammi al giorno. “Stiamo solo consigliando moderazione – dice Branca - l'Oms ha già raccomandato nelle linee guida rilasciate un paio di settimane fa di moderare sia il consumo di zuccheri liberi sia il consumo di edulcoranti. Quindi, se i consumatori si trovano di fronte alla decisione se prendere una bevanda con dolcificanti o una con zucchero, penso che dovrebbe essere presa in considerazione una terza opzione, ovvero bere acqua”. 

Cos’è l’aspartame

Da sempre sul banco degli imputati, l’aspartame ha sempre sollevato dubbi negli esperti circa gli effetti sulla salute.  Sospettato di favorire il cancro, il diabete o le nascite premature, la sicurezza di questo dolcificante, uno dei più utilizzati dall'industria alimentare, è ancora dibattuta. Si tratta di un composto organico dipeptide  – fomato da due amminoacidi  fenilalanina e acido aspartico –  scoperto per caso in un’azienda farmaceutica che cercava una terapia per le ulcere. 

Prodotto in laboratorio, è ancora molto utilizzato nelle diete (soprattutto fai-da-te) per la sua qualità di dolcificante ipocalorico: il suo valore energetico è simile a quello dello zucchero (4 kcal/g) ma il suo potere dolcificante è 200 volte superiore. 

In quali alimenti si trova: il codice per riconoscerlo 

La dicitura ‘light’ o ‘0% di zuccheri’ cela in molti alimenti l’uso di aspartame come additivo. Lo si trova soprattutto nelle bevande (sì, anche nella Coca Zero) nei dessert, nei dolci, o nei dolcificanti al bar, nei prodotti ipocalorici, dimagranti, persino nei latticini e nelle gomme da masticare. C’è anche un uso farmaucetico che viene fatto dell’aspartame per cui lo si ritrova anche in alcuni medicinali. Il codice per riconoscerlo nella tabella degli ingredienti – in tutta l’Unione europea  – è E 951.