Torino, 7 febbraio 2019 - Con blitz all'alba le forze dell'ordine hanno sgomberato l'asilo occupato di via Alessandria a Torino. La struttura, otto locali distribuiti su due piani che un tempo ospitavano la scuola materna Principe di Napoli, fu occupata nel 1995.
Alcuni antagonisti sono saliti sul tetto e si rifiutano di andarsene. Un'altra ventina ha bloccato il traffico per protestare contro lo sgombero. Antagonisti all'angolo con corso Giulio Cesare hanno srotolato lo striscione 'Basta sgomberi! Via la polizia dal quartiere'.
SEI ARRESTI PER TERRORISMO - Fermati e poi arrestati sei leader anarchici con l'accusa di terrorismo per la campagna della rete anarchica del 2016 contro i centri di identificazione e di espulsione, contestazione portata avanti con azioni di sabotaggio. Agli arrestati è stata contestata la responsabilità per episodi culminati in assalti dall'esterno, con l'utilizzo di bombe carta e fuochi artificiali, al locale Centro per rimpatri. E l'invio di 21 plichi e ordigni esplosivi a ditte di Torino, Bologna, Milano, Roma (Ambasciata di Francia), Bari, Ravenna tramite il servizio postale ordinario. Altri 6 ordigni esplosivi hanno interessato gli uffici di Poste Italiane di Torino, Bologna e Genova.
APPENDINO: SGOMBERO ATTESO DA TEMPO - La sindaca di Torino, Chiara Appendino, su Facebook ringrazia la Questura: "intervento più volte richiesto nel corso degli anni e lungamente atteso da Città e residenti di Aurora, un quartiere che chiede semplicemente un po' di normalità".
Matteo Salvini, ministro dell'Interno, commenta: "Giustizia è fatta, centro sociale sgomberato e delinquenti in galera".
CHI SONO GLI ARRESTATI PER TERRORISMO - In tutto sono 21 gli attentati contestati agli anarco-insurrezionalisti arrestati dalla polizia durante lo sgombero del centro sociale. In manette sono finiti 6 anarchici insurrezionalisti, italiani tra i 30 e i 35 anni tra cui una donna, leader storici del centro sociale Asilo di via Alessandria. Arresto per terrorismo perchè ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione sovversiva, istigazione a delinquere e detenzione, fabbricazione e porto, in luogo pubblico, di ordigni esplosivi. Provvedimenti per: Giada Volpacchio (31 anni), Lorenzo Salvato (31 anni), Silvia Ruggeri (32 anni), Antonio Rizzo (34 anni), Giuseppe De Salvatore (35 anni), Niccolò Blasi (30 anni). Una settima persona è ricercata dalla polizia. L'accusa: gli arrestati avrebbero promosso, costituito, organizzato e partecipato a "un'associazione sovversiva (ex art. 270 c.p.) diretta e idonea a influire sulle politiche nazionali in materia di immigrazione mediante la ripetuta distruzione dei Cie/Cpr e con sistematici atti di violenza e intimidazione nei confronti delle imprese impegnate nella gestione delle sopra indicate strutture di accoglienza".
ORA ASILO PER BENE PUBBLICO- In una nota Palazzo Civico spiega: "Non è intenzione dell'Amministrazione comunale inserire nel proprio piano di dismissioni immobiliari e mettere in vendita l'asilo di via Alessandria. Il bene pubblico sarà messo a disposizione della cittadinanza e destinato a ospitare servizi e attività di associazioni e organizzazioni no profit".