
di Nicoletta Tempera Come un salvadanaio, quella società esterna costituita nel 2017 dai soci del Gruppo Maccaferri sarebbe servita a ‘custodire’, in caso di fallimento, i beni immobili del Gruppo, mettendoli al riparo da eventuali aggressioni di creditori. È l’accusa su cui ruota l’inchiesta condotta dalla Guardia di finanza bolognese che ha portato, ieri, al sequestro preventivo del capitale sociale e del relativo patrimonio della società in questione, la Sei Spa: quasi 58 milioni di euro. Otto gli indagati, accusati tutti di bancarotta fraudolenta per distrazione: Gaetano Maccaferri, il presidente del Cda della Seci, holding del gruppo Maccaferri, e poi Alessandro...