Roma, 16 gennaio 2025 – In un mondo infiammato dalle guerre, con il conflitto in Ucraina in corso e la fragile tregua di Gaza appesa a un filo, gli artigiani della pace si incontrano per dialogare sulle grandi sfide del nuovo Anno giubilare. Nuovo appuntamento – lunedì 20 gennaio alle 15,30 piazza Venezia 6c, a Roma a “Esperienza Europa-David Sassoli – per riunire i movimenti e le associazioni che hanno raccolto l’invito di Papa Francesco ad essere testimoni convinti e aperti al dialogo, senza esclusioni né manipolazioni, che cercano la verità al di là delle ideologie e delle opinioni diverse, facendo appello alla propria coscienza morale e politica. L’incontro si tiene in una sede del Parlamento Europeo per evidenziare il forte spirito europeo necessario per costruire ponti e speranze di pace.
Di fronte alla sempre più concreta minaccia di una guerra mondiale, come ha sostenuto Papa Francesco nel recente discorso agli ambasciatori presso la Santa Sede, nel quale ha esortato ad una coraggiosa diplomazia della speranza, artigiani della pace, associazioni e testimoni si incontrano per cercare di costruire insieme un’Agenda per la pace nella giustizia. L’evento, caratterizzato da un forte spirito europeo all’insegna del dialogo, dei diritti umani e dell’impegno per una democrazia profondamente radicata nei valori del bene comune e della partecipazione, è organizzato dal Parlamento Europeo in Italia, coordinato da Fabio Di Stefano, responsabile dei rapporti con le istituzioni e comunicazione del Parlamento Europeo in Italia, e dal giornalista Piero Damosso, autore del libro “Può la Chiesa fermare la guerra?” (Edizioni San Paolo).
L’incontro sarà aperto dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli esteri Antonio Tajani. Saranno presenti leader di movimenti, associazioni, sindacati: Comunità di Sant’Egidio, Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione Cattolica, Acli, Movimento dei Focolari, Comunione e Liberazione, Cisl, Coldiretti, Cooperativa Auxilium, Movimento Cristiano Lavoratori. Con loro ambasciatori, giornalisti, religiosi, e i rappresentanti dell’Unione Comunità Ebraiche Italiane e della Grande Moschea di Roma, nella consapevolezza di quanto sia necessario rafforzare il dialogo interreligioso in un contesto mondiale dove spesso i conflitti sono alimentati da fondamentalismi nazionalistici.
Gli artigiani della pace, impegnati in questi anni nella solidarietà ai profughi e nella cultura dell’incontro sui fronti di tutte le guerre, oggi sono chiamati ad una grande responsabilità e al coraggio di promuovere e accompagnare negoziati urgenti per una pace giusta e durevole, che non ha paura di cercare la verità senza esclusioni né manipolazioni tramite operazioni propagandistiche e ideologiche.