di Pietro Mecarozzi
"Nessuna offesa alle vittime, il gioco si basa solo sui processi dei ’compagni di merende’". Il telefono di Andrea Matteoni (42 anni) squilla all’impazzata da quattro giorni di fila. Quando risponde, ci scambia per l’ennesimo cliente che vuole prenotare il suo ’Merendopoli’, il gioco in scatola ispirato ai processi dei “compagni di merende” e ai delitti del Mostro di Firenze, acquistabile – per ora – solo sulla pagina Instagram omonima, per 37 euro. "Ne ho fatto stampare duecento – spiega –, l’idea iniziale era di farne uno solo per me. Quando l’ho presentato, per così dire, al Lucca Comics le persone lo hanno accolto davvero con entusiasmo ed è andato a ruba".
Sulla scatola di Merendopoli – che prevede un tetto massimo di sei giocatori ed è sconsigliato a una platea di under 14 –, sulle banconote e sulle carte sono impressi i volti di alcuni dei principali protagonisti della vicenda processuale. Pacciani, Vanni, Lotti, Pucci, ma non mancano altri personaggi come il pubblico ministero Paolo Canessa (grande accusatore di Pacciani) o l’avvocato Nino Filastò, difensore del Vanni. Mentre le otto pedine da muovere sono "alcuni dei veri indizi portati in tribunale". Il format è quello del Monopoly, ma al posto di hotel e casette in plastica, ci sono le miniature della auto usate dai ’compagni’, come la Fiat 500 di Pacciani. "Il gioco – continua – è pensato anche per non plagiare l’originale Hasbro". E così la corsa dei giocatori passa tra i luoghi dei delitti: Scopeti, San Casciano, Londa, Vicchio, al posto di viale dei Giardini e Parco della Vittori. E gli imprevisti? Diventano i "Guai", le "Menate", le "Spese processuali".
"Rivivete insieme ai vostri amici la vicenda giudiziaria che ha sconvolto l’Italia per quasi 20 anni e mai del tutto risolta. Aggiudicatevi le piazzole, sistemate i vostri appostamenti, evitate di pagare troppe spese legali e danni morali, ma soprattutto state lontani dal carcere di Sollicciano", il claim che si legge sulla confezione. L’iniziativa goliardica, però, non è piaciuta a Vieri Adriani, avvocato di parte civile per i parenti di Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili, la coppia francese uccisa nel settembre del 1985 a Scopeti di San Casciano. "È una trovata deplorevole – commenta – siamo caduti veramente in basso. Creare un gioco da tavolo sul Mostro è come fare un gioco sulla strage di Bologna: si tratta di una vera e propria strage che ha visto morire 16 persone. Vedo una mancanza completa di educazione e buon gusto".