Roma, 17 settembre 2021 - Torna in carcere Max Leitner, protagonista da decenni della cronaca nera altoatesina e soprannominato "Re delle evasioni" ma anche il "Vallanzasca dell'Alto Adige". Leitner, dopo un periodo di libertà, è stato arrestato la scorsa notte dopo una sparatoria nei pressi di un locale notturno a Bolzano. L'altoatesino era in auto con un'altra persona e nella vettura la polizia ha trovato delle armi.
La notte dell'arresto
Verso mezzanotte e mezza una prostituta ha chiamato il 112 perché, mentre lei si era appartata con un cliente, alcuni colpi di arma da fuoco erano stati esplosi contro la sua macchina, che in quel momento fortunatamente era vuota. La donna ha anche descritto l'auto che si era poi allontanata a grande velocità. Verso le due di notte la vettura è stata intercettata e bloccata nelle vicinanze del luogo in cui sono stati sentiti gli spari, in una stradina laterale di via Siemens nella zona industriale di Bolzano. A bordo si trovavano Max Leitner e un cittadino austriaco senza fissa di mora di 59 anni. Durante le fasi dell'arresto l'altoatesino ha posto resistenza, ma non è stato esploso nessun colpo. Nella macchina sono stati poi trovati una pistola, un fucile e un teaser. Gli inquirenti ora devono stabilire chi e da che distanza abbia sparato contro l'auto della prostituta.
Chi è Max Leitner
Max Leitner, 63 anni originario di Bressanone, è un personaggio noto alle cronache nazionali soprattutto per essere riuscito ad evadere per ben cinque volte in circostanze diverse da vari carceri. Ha accumulato condanne per 28 anni per numerose rapine in banca o per assalti a mezzi portavalori commessi con la sua banda. Nei colpi di Leintner non ci sono uccisioni o ferimenti, una caratteristica che ha portato a generare una certa fama da "Robin Hood". Nel 2019 è anche uscita una biografia su di lui mentre ha anche una pagina Facebook molto seguita.
Nel settembre del 2016 Max Leitner era tronato nella sua casa sopra Bressanone agli arresti domiciliari. Dopo aver scontato la pena il 63enne attualmente era a piede libero. Dopo la condanna per una serie di rapine negli anni '80, Leitner fu catturato nell'agosto 1990 dalla polizia austriaca durante un assalto ad un furgone portavalori e successivamente evase prima dal carcere austriaco e poi da altre prigioni in Italia.
Il video durante la latitanza
Nel 2011 la sua quinta e ultima evasione: fuggì da un autogrill di Rovereto, mentre il cappellano del carcere di massima sicurezza di Asti, dove era recluso, lo accompagnava ad Elvas al cimitero, per far visita alla tomba del padre. Dalla latitanza inviò un video messaggio al quotidiano di Bolzano Neue Südtiroler Tageszeitung (pubblicato sul web) chiedendo all'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano la grazia: "Sono Max Leitner una povera vittima di persecuzione. Le chiedo gentilmente di provvedere se potrò ottenere la grazia per poter vivere una vita normale e leale". "Sono malato", dice Leitner nel video e "sono la più povera vittima di ingiustizia di tutti i tempi", chiedendo una raccolta firme per ottenere la grazia; "anche se ho i miei dubbi che qualcuno lo faccia per uno come me". Max Leitner, cappuccio calcato e volto sofferente, infine ringrazia comunque "chi mi ha mandato i suoi saluti su Facebook" e "alla gioventù consiglio di non intraprendere la strada che purtroppo ho intrapreso io: è meglio essere onesti e fare una vita regolare. Anche se io ho sempre rispettato la vita e non ho mai fatto realmente del male".