Martedì 16 Luglio 2024

Venezia, arrestato l’assessore Renato Boraso. Indagato anche il sindaco Brugnaro

Sono 18 le persone sotto inchiesta per l’area dei Pili. In manette anche l’imprenditore edile Fabrizio Ormenese. Sequestri per un milione di euro

L'assessore Andrea Boraso (a sinistra) e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro

L'assessore Andrea Boraso (a sinistra) e il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro

Venezia, 16 luglio 2024 – Sindaco indagato e assessore arrestato. C’è anche il primo cittadino Luigi Brugnato tra le 18 persone sotto inchiesta a Venezia. Stamattina sono finiti in carcere Renato Boraso, l’assessore alla Mobilità, e l’imprenditore edile Fabrizio Ormenese. Ai domiciliari figurano funzionari comunali e delle partecipate pubbliche, tra cui l'azienda dei trasporti comunale Actv. L'abitazione di Boraso è stata sottoposta a perquisizione.

Oltre a Brugnaro, sono indagati anche il capo di Gabinetto del sindaco e direttore generale del Comune, Morris Ceron, il vicecapo di Gabinetto, Derek Donadini. La vicenda che coinvolge Brugnaro riguarderebbe le trattative di vendita all'imprenditore Chiat Kwong Ching, di Singapore, dell'area dei ‘Pili’ che si affaccia sulla laguna di Venezia. Gli accertamenti riguardano il ’blind trust’ che gestisce il patrimonio di Brugnaro. Nel 2017, il sindaco aveva ceduto a un trust newyorkese la gestione delle azioni delle aziende da lui possedute e raccolte nella 'LB holding'. A riguardo, il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi ha dichiarato: “Forse, l’avviso di garanzia a Brugnaro poteva anche non essere necessario, però per trasparenza abbiamo ritenuto che fosse messo a conoscenza che stiamo valutando questo. Non c'è niente di segreto, per cui abbiamo ritenuto di poterlo fare, nonostante non sia stato attinto nemmeno da perquisizione”.

Un milione di euro l’ammontare dei sequestri nei confronti di alcuni indagati. L’ipotesi accusatoria è legata a reati contro la pubblica amministrazione, presumibilmente legati ad alcuni appalti sul trasporto pubblico.

Per altri sei indagati è stata disposta l'interdizione per 12 mesi dai pubblici uffici. In tutto, sono 18 le persone indagate: vi figurano il direttore generale dell'Actv, Giovanni Seno, e il responsabile del settore appalti, Fabio Cacco.

Notizia in aggiornamento