Giovedì 27 Giugno 2024

Arrestata la preside anticlan "Rubava cibo e tablet della scuola"

Lo Verde dirigeva la scuola Falcone, nel quartiere Zen di Palermo. Ai domiciliari anche il suo vice. Nota per il suo impegno civile, era stata insignita del titolo di Cavaliere della Repubblica.

Arrestata la preside anticlan  "Rubava cibo e tablet della scuola"

Arrestata la preside anticlan "Rubava cibo e tablet della scuola"

di Nino Femiani

Era considerata una paladina antimafia, tanto che tre anni fa il capo dello Stato, Sergio Mattarella, la insignì del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica. Ora si scopre che la preside dell’istituto scolastico comprensivo – che nel problematico quartiere Zen di Palermo era intitolato proprio a Giovanni Falcone, e si era distinto per l’impegno mostrato durante gli anni difficili della pandemia –, aveva comportamenti non proprio esemplari. Secondo l’accusa, infatti, con la complicità del vice arraffava cibo, destinato alla mensa scolastica, e pc, tablet e televisori che dovevano servire per le attività didattiche ed extracurriculari. La dirigente scolastica Daniela Lo Verde, 53 anni, è stata ieri arrestata dai carabinieri e messa ai domiciliari con le accuse di peculato e corruzione. Stessa sanzione anche per il vice Daniele Agosta. Per la preside è stato anche disposto dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara il provvedimento di sospensione immediata con la nomina ad horas di un reggente.

Un’indagine complessa, durata 14 mesi, coinvolta anche la Procura europea perché i fondi per l’acquisto dei materiali rientravano in quelli che la Ue mette a disposizione per i progetti di inclusione e il rafforzamento della cittadinanza attiva dei ragazzi delle aree più svantaggiate. Il fascicolo è stato aperto dopo la denuncia di una docente che aveva messo nero su bianco le irregolarità amministrative e la "gestione dispotica" della dirigente – come sottolinea la gip Elisabetta Stampacchia nel provvedimento di arresto – "avvezza alla violazione delle regole". I progetti finanziati con i soldi dei Fondi strutturali europei, i cosiddetti Pon Scuola, non venivano attuati in modo corretto e – secondo le accuse – tra i docenti era frequente la prassi di raccogliere ex post, e non durante lo svolgimento delle attività, le firme di presenza dei ragazzi coinvolti alle attività pomeridiane. Meno studenti risultavano iscritti ai Pon, meno denaro affluiva nelle casse della scuola.

La prof denunciante aveva anche rivelato che spesso le fatture per gli acquisti venivano gonfiate da commercianti compiacenti (una è stata arrestata) e che solo una parte dei soldi veniva spesa per strumenti didattici, mentre il resto del denaro veniva investito in abbigliamento e scarpe per la dirigenza della "Falcone". Dichiarazioni che hanno fatto scattare le intercettazioni. "Per un cornuto, un cornuto e mezzo – esultava Agosta rivolto alla dirigente – ci stanno arrivando soldi da tutte le parti!". E la preside rivendicava il merito di aver fatto affluire più fondi grazie all’immagine pubblica del suo personaggio di dirigente integerrima. "Grazie tu devi dire .. perché non l’aveva saputo nessuno ....tu lo devi dire che .. che sono io quella speciale!".

Non solo vanità, ma anche una pratica malandrina. Così Lo Verde era intercettata mentre telefonava alla figlia e le diceva di venire a fare la spesa a scuola, come se fosse un banale supermercato: "Questi me li voglio portare a casa… il riso lo metti lì davanti alla cassettiera… questa cosa di origano mettila pure per casa… un paio di barattoli per casa e gli altri in cucina, quelle mettili in un sacchetto… quello non si può scendere… poi lo portiamo a casa a Sferracavallo". La figlia chiedeva: "Questa pure per casa? La giardiniera?". E la preside rispondeva: "Un paio di barattoli". Nei giorni successivi la donna è stata filmata mentre sceglieva le provviste – tra cui anche una cassa di birre Corona, pacchi di pasta, frutta martorana, una torta, detersivi e finanche sacchetti del tè – e riempiva una scatola pesante, poi riposta in macchina. I carabinieri l’hanno pedinata fino a casa: "Amore io ho diversi sacchetti, che fa ti secca scendere?", diceva alla figlia chiedendo aiuto.