Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Marocchino inseguito e morto ad Aprilia, testimone: "Sentito gran botto"

Sindaco: "Qui nessuna ronda". Investigatori: "Colpito con calcio o pugno, no pestaggio prolungato"

Aprilia, il luogo della tragedia (Ansa)

Aprilia, il luogo della tragedia (Ansa)

Roma, 30 luglio 2018 - E' attesa per questa sera l'autopsia sul cittadino marocchino morto ieri sera al termine di un inseguimento da parte di un'auto con a bordo tre italiani. L'esame dovrebbe fare chiarezza sulla dinamica dell'accaduto per la quale sono scattate due denunce per l'ipotesi di reato di omicidio preterintenzionale. Una abitante presente nella zona ha raccontato di aver sentito "un gran botto". Secondo l'ipotesi degli investigatori l'uomo sartebbe stato stato colpito con un calcio o con un pugno, che potrebbero essere la concausa della morte dovuta quindi anche all'incidente. La "caccia all'uomo" era scattata perché un gruppo di abitanti sospettava che l'uomo fosse un ladro. Intanto il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, spiega che non ci sono ronde sul territorio. "Aprilia non è il Far West - dice -: come in altre zone della provincia e della regione, abbiamo avuto furti e altri piccoli episodi e la gente è un pò esasperata ma siamo in una situazione di normalità"

LE INDAGINI - "Siamo assolutamente certi che non ci sia stato un pestaggio prolungato", spiega il comandante dei Carabinieri di Latina, Gabriele Vitagliano. I militari sostengono che i tre che hanno inseguito l'auto con a bordo il marocchino e l'altra persona, tuttora ricercata, non facessero parte di una ronda. "Non abbiamo mai avuto notizie di ronde in quel quartiere, anche se - spiega Vitagliano - la pronta reattività di quei condomini è da capire ed è oggetto del nostro approfondimento". I carabinieri hanno acquisito il video registrato dalle telecamere di sorveglianza di un bar a poca distanza dal luogo dell'incidente. Le immagini, attorno all'una e mezza della notte, hanno ripreso l'impatto dell'auto del marocchino contro il muro di cinta di una casa e successivamente un'altra auto che si avvicina e dalla quale scendono due persone. La vettura degli inseguitori, una Mercedes, poco dopo si ferma nel piazzale antistante il bar e si vedono tre soggetti che restano per parecchi minuti nella zona dell'incidente.

LA TESTIMONIANZA - Una donna che abita proprio sopra il punto nel quale si è schiantata l'auto della vittima racconta: "Era verso l'una e mezza, non ho visto nulla ma ho sentito solo un gran botto contro il muro". L'inquilina sostiene di essersi affacciata subito dopo l'incidente e di non aver visto nessuna colluttazione. "Non ho sentito risse nè colpi - spiega - ho sentito solo una voce di donna e ho visto la macchina che era contro il muro". Anche la signora, come altri abitanti di Campo di Carne, dice di non sapere nulla di ronde: "Io so solo - dice - che da me i ladri sono venuti sette volte e anche il bar qui accanto è stato visitato più volte". Conferma il titolare del bar: "Mi sono entrati quattro volte nell'ultimo mese - spiega - l'ultima volta con un palo lungo sei metri hanno divelto la saracinesca e mi hanno fatto un danno di sette mila euro".