Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Anziano? Solo dai 75 anni in su. Arriva la rivoluzione dell'età

La svolta è arrivata al Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria

Rivoluzione dell'età (Ansa)

Rivoluzione dell'età (Ansa)

Roma, 30 novembre 2018  - Da oggi si è ufficialmente "anziani" dai 75 anni in su. E l'Italia, nonostante il calo delle nascite, si scopre più giovane dopo la svolta arrivata al Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) che si tiene a Roma. "Un 65enne di oggi ha la forma fisica e cognitiva di un 40-45enne di 30 anni fa. E un 75enne quella di un individuo che aveva 55 anni nel 1980", ha spiegato Niccolò Marchionni, professore ordinario dell'Università di Firenze e direttore del dipartimento cardiovascolare dell'Ospedale Careggi.

Marchionni continua: "Oggi alziamo l'asticella dell'età a una soglia adattata alle attuali aspettative di vita nei Paesi con sviluppo avanzato. I dati demografici ci dicono che in Italia l'aspettativa di vita è aumentata di circa 20 anni rispetto alla prima decade del 1900. Non solo, larga parte della popolazione tra i 60 e i 75 anni è in ottima forma e priva di malattie per l'effetto ritardato dello sviluppo di malattie e dell'età di morte". 

L'obiettivo dei geriatri è dare una definizione dinamica del concetto di "anzianità" che oggi si adatti "alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche. E tenendo contro che scientificamente si è anziani quando si ha un'aspettativa media di vita di dieci anni". Secondo le attuali statistiche la longevità delle donne è di media di 85, contro gli 82-83 per gli uomini. "Del resto la realtà è sotto gli occhi di tutti una persona che ha 65 anni ai giorni nostri non si riesce proprio più a percepirla come 'anziana'",  conclude Marchionni.

NON ESISTONO FARMACI TESTATI PER ANZIANI - Al 63mo Congresso nazionale della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg) viene lanciato un allarme: i pazienti anziani sono curati otto volte su dieci con farmaci testati su individui molto più giovani con sperimentazioni da cui gli over 65 sono esclusi. Gli specialisti sottolinenano come le medicine prescritte alle persone avanti con l'età presentano il rischio di non essere abbastanza efficaci, sicure e ben tollerate. "Le sperimentazioni cliniche coinvolgono raramente gli anziani veri che oltre alla malattia per cui vengono curati ne hanno almeno un altro paio e per giunta sono in politerapia".  Un mancanza che può aumentare notevolmente il pericolo di eventi avversi e la possibilità che la terapia non sia efficace. Da qui la richiesta dei geriatri per delle sperimentazioni non limitate a pazienti selezionati apposta per individuare candidati 'ideali', per dei trial clinici che includano gli anziani che arrivano in ambulatorio o in ospedale per avere terapie realmente efficaci e sicure. 

ANZIANO SENZA DIMENSIONE POLITICA - Altro allarme lo lancia il presidente della Società italiana di gerontologia e geriatria (Sigg), Raffaele Antonelli Incalzi: "Nel 2040, cioè tra soli 20 anni, saremo in una situazione ingestibile, avremo una sproporzione enorme tra anziani che vanno assistiti e numero di giovani che se ne prendono cura. La denatalità è sotto gli occhi di tutti, il numero degli anziani in Italia è in evidente crescita. Ma l'anziano nella dimensione politica e nei piani della politica non esiste: è solo una bandiera da sventolare per fini propagandistici". Il presidente sostiene: "Bisogna promuovere la famiglia serve un'ampia gamma di misure di supporto. Bisogna fare come nei Paesi scandinavi e in Francia". Poi dà un consiglio ai politici: "Serve cambiare la prospettiva con cui si interpretano i problemi dei geriatri. È urgente per l'assistenza il potenziamento dei servizi domiciliari agli anziani, evitando così anche di intasare i pronto soccorso". Ad oggi la quota di anziani disabili con fabbisogno assistenziale di diverso tipo si attesta tra il 30 e il 30%. Antonelli sottolinea: "E si tratta di un fabbisogno economico, medico, sociale. E' è chiaro che per affrontare la realtà che ci aspetta in un futuro vicinissimo ci deve essere una serenità di reddito. Se c'è crescita, il resto ne deriva. La cura degli anziani deve essere ottimizzata, bisogna promuovere l'assistenza geriatrica. I geriatri sono troppo pochi rispetto alla popolazione che ne ha bisogno".

SUPER 75ENNI O QUASI - Tra gli arzilli vip 75enni, o quasi, troviamo l'inossidabile Raffaella Carrà, che li compie il 18 giugno. Poi c'è l'incredibile Mick Jagger, eterno come i Rolling Stones, che li ha compiuti a settembre, e sarà seguito dall'amico e chitarrista Keith Richards, 75 a dicembre. Stupefacente anche Roger Waters, ex Pink Floyd, anche lui in settembre.

Da agosto un certo Robert De Niro, stando a questa lettura dell'età, è diventato anziano, e a febbraio anche il collega Joe Pesci è entrato nella 'terza età'. In Italia i 'sempreverdi' sono, oltre la Carrà, anche Julio Iglesias, li ha compiuti a settembre, e il senza età Al Bano Carrisi, che li tocca a maggio. Infine c'è Orietta Berti, che a giugno ne farà solo 74, e non sarà ancora anziana.