Ischia, 1 marzo 2024 – Roberta Bruzzone, criminologa, trova molte analogie tra le morti di Antonella Di Massa e Liliana Resinovich. “Anche in questo caso aspettiamo il risultato dell’autopsia – osserva – ma direi che entrambi sembrano suicidi di matrice depressiva. Nel caso della signora di Ischia, potrebbe essere stata scelta una modalità anche molto dolorosa, con l’ingestione del liquido antigelo”.
L’elemento chiave
“Forse alla base del gesto potrebbero esserci una fragilità e una situazione complessa da gestire, questo risulta dagli elementi finora raccolti”, è la prima analisi dell’esperta. Sicuramente l’elemento più importante da comprendere, annota Bruzzone, “è la risposta alla domanda: quando è morta Antonella Di Massa?”.
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I misteri d’Italia
Ma allora dobbiamo dare per scontato che tanti misteri restino tali? Proprio oggi la decisione di non andare a processo per l’omicidio di Nada Cella. “Per quel caso ho letto gli atti, non c’erano davvero gli elementi per andare a dibattimento – è la convinzione di Bruzzone -. Resta chiaramente l’amarezza perché quello è un omicidio certo. Per Liliana Resinovich, invece, confido molto nel lavoro dell’antropologa forense Cristina Cattaneo. Sono certa che chiarirà aspetti dirimenti, come dare una risposta all’ipotesi del congelamento. Però ricordiamoci che ogni anno in Italia si suicidano 4mila persone”.
La scelta del luogo
E come spiega da criminologa e psicologa forense il luogo dove Antonella e Lilly sono state trovate morte? Il degrado del posto contrasta molto ocn l’eleganza delle due signore. Anche questo elemento era entrato da subito nella discussione, e tanti amici di Lilly proprio per questo non credevano al suicidio. “Intanto viene scelto un luogo dove nessuno andrebbe a cercarle – è la risposta di Bruzzone -. E poi, al contrario, questo è un dato coerente con le intenzioni di chi si suicida per una totale perdita di autostima”.