Roma, 27 gennaio 2024 – L’anticiclone africano Zeus manda in tilt la natura provocando il risveglio anticipato di alcune specie. Tra queste anche la mimosa che ha fiorito prematuramente rispetto al tradizionale appuntamento dell’8 marzo, per la festa della donna. Sono gli effetti dell’anticiclone in pieno inverno che farà salire la colonnina di mercurio fino a 20 gradi in tutta la penisola.
E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di una primavera anticipata che manda la natura in tilt e favorisce in tutte le piante il risveglio anticipato anche con fioriture fuori stagione e il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti.
Insetti dannosi
Ma con il caldo, aggiunge la Coldiretti, le popolazioni di insetti dannosi per le colture sopravvivono per attaccare successivamente i raccolti nella prossima primavera. Sono gli effetti di un inverno mite senza pioggia che ha fatto registrare fino ad ora una temperatura superiore di quasi due gradi superiore la media storica (+1,87°), secondo l'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di dicembre.
Siccità
Preoccupa anche la siccità per la scarsità di neve in diversi settori dell’arco alpino e su gran parte della dorsale appenninica e una situazione di stress idrico che cresce man mano che si scende verso Sud con apice nelle isole.
Gli invasi della Sicilia a gennaio 2024 sono inferiori di ben 63 milioni di metri cubi (-13%) rispetto all'anno precedente secondo le analisi Coldiretti sui dati del Dipartimento Regionale dell'Autorità di Bacino del Distretto Idrografico Sicilia. Per la scarsità di pioggia c'è carenza di fieno nei pascoli e difficoltà legate allo sviluppo ortaggi ma sono segnalate difficoltà per le arance o le insalate che non riescono a crescere adeguatamente per la carenza di acqua.
Riscaldamento climatico
Questo inizio d’anno conferma la tendenza al surriscaldamento anche in Italia dove il 2023 è stato l’anno più torrido mai registrato con una temperatura media superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo1991-2020, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800.