Giovedì 13 Marzo 2025
GABRIELE MORONI
Cronaca

Chi è oggi Andrea Sempio e perché è indagato nel caso Garlasco: il movente, le telefonate e il Dna. “Amareggiato e innocente”

Accusato d’omicidio in concorso, dovrà sottoporsi al prelievo per l’esame genetico. L’avvocato difensore: “Andrea sta male, non sappiamo che cosa ci contestano”. Lui: “Mi dispiace per ciò che stanno passando i miei famigliari e chi mi conosce”

Andrea Sempio

Andrea Sempio

GARLASCO (PAVIA) – Per Andrea Sempio quello di mercoledì è stato un tristissimo trentasettesimo compleanno. Filtrano alcune sue parole: “Sono amareggiato. Non sono preoccupato per me perché so di essere innocente, ma mi dispiace, e molto, per i miei familiari, per le persone che ho vicino”. Un pensiero continuo per Marco Poggi, fratello di Chiara, a cui è legato da un’amicizia fraterna che non è mai venuta meno. Si sono sentiti anche in questi giorni, così come avevano continuato a dialogare anche quando, oltre otto anni fa, Sempio era stato indagato per la prima volta per l’omicidio di Chiara. Era uscito dall’inchiesta completamente scagionato. Ha mantenuto la residenza anagrafica nell’abitazione dei genitori, a Garlasco, ma da tempo abita a Voghera. I vicini di casa non lo vedono da giorni, così come non è stata più avvistata la sua Twingo.

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Da molto tempo lavora in un negozio di telefonia in un ipermercato a Montebello della Battaglia, a un passo da Voghera. Si è messo in ferie subito dopo avere ricevuto l’informazione di garanzia. “Deve vendere telefoni al pubblico – spiega il suo legale, Massimo Lovati – e non se la sentiva di incontrare delle persone”.

Questa mattina alle dieci sarà a Milano nella sede della Scientifica dei carabinieri, per sottoporsi al tampone per l’estrazione del Dna. Un esame che è stato disposto in modo coattivo dal gip di Pavia dopo che Sempio, una volta ricevuta l’informazione di garanzia con l’invito per il prelievo, aveva rifiutato l’assenso. “Sta male – aggiunge il difensore –. Non sappiamo niente, siamo al buio di tutto, non capiamo cosa vogliono. Lo vedrò domani (oggi, ndr). Non può fare nulla, deve sottoporsi. Io lo accompagno”. Il prossimo passo sarà quello di incontrare la pm di Pavia Valentina De Stefano “per cercare di capirci di più”.

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Quella di Sempio è una delle tante testimonianze che entrano nelle indagini sull’omicidio di Chiara Poggi. Dai tabulati telefonici risulta che in quei giorni di agosto del 2007 fra il fisso di casa Poggi e il cellulare di Sempio sono scambiate sei chiamate. In tre casi (30 luglio, 2 e 3 agosto) sono partite dal villino dei Poggi. Altre tre telefonate, il 4, 7 e 8 agosto, provengono dal cellulare di Sempio. Le ultime due si collocano dopo il 5 agosto, quando Marco Poggi ha lasciato Garlasco per le vacanze in Trentino con i genitori. Sempio non ne era al corrente? Preso a verbale dai carabinieri di Vigevano, dichiara che Marco l’ha avvertito della partenza ma che non ne ricordava la data precisa. Ancora ai carabinieri, Andrea riferisce che la mattina in cui Chiara è stata uccisa si è recato in una libreria a Vigevano, anche se in casa era stato avvertito della possibilità di trovarla chiusa. Consegna il ticket di un parcheggio in piazza Sant’Ambrogio. Lo fa un anno e due mesi dopo il delitto.