Martedì 4 Marzo 2025
GIOVANNI PANETTIERE
Cronaca

Muore a tre giorni dalla Maturità. Le amiche fanno l’esame per lei

Hanno discusso insieme la tesi di Martina stroncata da un tumore

Martina Natale non ce l'ha fatta. Le sue amiche hanno discusso per lei la tesina (Qn)

Latina, 8 luglio 2018 - La tesina era già pronta, doveva solo discuterla davanti alla commissione d’esame. Superate le prove scritte, c’è da giurarci che avrebbe contagiato i professori col suo amore per il teatro, su tutti quello messo in scena da Luigi Pirandello. Anche lei come L’uomo dal fiore in bocca sapeva che la sua era una corsa contro un tempo assottigliato da una malattia subdola che gioca a nascondino prima di riapparire all’improvviso e toglierti il respiro per sempre. Diciannove anni, originaria di Latina, Martina Natale non ce l’ha fatta a discuterla la tesina, è morta tre giorni prima degli scrutini. Ma quella Maturità linguistica, che tanto aveva desiderato, è riuscita ad ottenerla comunque grazie alle sue compagne di classe. Mosse da un’amicizia capace di scavallare anche il confine imperscrutabile fra la vita e la morte, sono state loro a discutere l’elaborato e a coronare il sogno della ragazzina.

Malata di tumore da un paio di anni, fino a quando le condizioni di salute glielo avevano consentito Martina aveva frequentato la scuola. I capelli erano caduti da un pezzo, ma l’allegria e la grinta, nonostante la chemio, non le aveva mai perse. Era sempre lei a sorridere, a infondere coraggio alle amiche. Tra una terapia e l’altra, sosteneva i compiti in classe, si appassionava alle lezioni. Più forte del dolore, era riuscita a portare a termine la tesina per la Maturità. Il suo non poteva restare uno sforzo vano... E infatti così non è stato. Le compagne di classe della V B del Liceo linguistico Manzoni l’hanno pianta al funerale, poi hanno preso in mano il suo lavoro sul teatro e l’altra mattina, in accordo con i docenti, l’hanno presentato alla commissione d’esame. Nell’aula carica d’emozione, davanti ai genitori e agli amici della giovane, hanno presentato il ‘Lapbook’ di Martina, una mappa concettuale tridimensionale che ne riassume la tesina.

Al centro il teatro, sviscerato attraversando varie discipline e approfondendo più di un personaggio: Pirandello, per la letteratura; il concetto di ‘teatralità’ nei regimi totalitari che hanno insanguinato la storia; la scienza esaminata trattando i vulcani, simboli plastici di quel mix di estro e follia che irrompe sul palcoscenico. In tanti in aula hanno avuto un sussulto, la sensazione che fosse Martina a parlare ai componenti della commissione per mezzo delle sue compagne di classe. Preparatissime. I professori hanno ascoltato, hanno fatto domande e, non appena hanno considerato concluso l’esame, hanno consegnato alla famiglia della ragazza una pergamena, una sorta di diploma simbolico. Ma gli stessi docenti vogliono andare oltre: si stanno mobilitando affinchè il ministero dell’Istruzione possa consegnare ai genitori di Martina il diploma. Quello vero e che lei si merita.