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La struttura ’Villa Desiderio’ di Settignano. Dopo. le morti sono intervenuti Asl e Nas
e Teresa Scarcella
Sono morti in un lettino di ospedale. Soli. Senza nemmeno poter salutare figli e nipoti. Nella mente solo il ricordo della loro ultima cena. Sono in totale tre gli anziani – ospiti delle Rsa di Firenze del Gruppo Sereni Orizzonti – morti dopo essere stati ricoverati in ospedale con gravi sintomi gastro intestinali dovuti a un’intossicazione alimentare. È il tragico bilancio del "focolaio" per sospetta "tossinfezione alimentare" deflagrato domenica scorsa in alcune case di riposo del fiorentino. La Asl Toscana Centro ha aperto un’indagine epidemiologica: 114 i casi di gastroenterite (diarrea e vomito) riscontrati su 173 ospiti di quattro Rsa di proprietà del Gruppo. Che in totale, in Toscana, ne gestisce undici. Mentre in giro per l’Italia e l’Europa ne vanta 91 con più di 6mila posti letto, per un giro d’ affari di oltre 200 milioni di euro di fatturato.
Tutto sarebbe partito dal centro cottura della casa di riposo ’Monsavano’, a Pelago. Dove dai primi accertamenti sono già state riscontrate criticità da parte dell’Asl, e per questo momentaneamente chiuso. Da lì il lotto di pasti ’contaminati’ è finito nelle mense di ben altre quattro case di riposo. Il personale di Sanità pubblica veterinaria e sicurezza alimentare (Spv-sa) dell’Asl ha subito effettuato una serie di analisi microbiologiche (ancora in corso), procedendo al campionamento di quattro alimenti che sarebbero stati serviti domenica a cena. Il menù ’incriminato’ era composto da passato di carote, mix di verdure, coniglio e patate e pizza. Nel mirino anche altri ingredienti sospetti di essere correlati agli episodi in questione. Mentre sono in corso anche fitti colloqui con i vertici del Gruppo e il personale infermieristico per avere un quadro completo della vicenda.
Intanto, la procura di Firenze ha aperto un fascicolo sul caso. "Stiamo svolgendo i necessari approfondimenti", ha detto il procuratore capo Filippo Spiezia. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia per accertare le cause del decesso e il possibile nesso con l’intossicazione alimentare.
Le vittime sono un uomo e due donne, tutti vicino ai 90 anni di età. Due di loro risiedevano nella Rsa ’Villa Desiderio’ di Settignano, il terzo nella ’Monsavano’ Pelago. Un quarto decesso, invece, "non è riconducibile all’episodio di sospetta tossinfezione alimentare", spiegano dall’Asl. Mentre sarebbe ancora sotto osservazione una donna di 88 anni ricoverata all’ospedale di Borgo San Lorenzo, nel Mugello, e ospite della casa di riposo di Dicomano.
La situazione domenica notte è sembrata subito drammatica. Chi era in servizio nelle Rsa racconta di un scena da far accapponare la pelle. Gli anziani ospiti sono stati colti da forti dolori nel bel mezzo della notte. Gli operatori hanno subito chiamato i soccorsi. Alcuni di loro sono stati sottoposti a cure in loco. Altri vengono ricoverati d’urgenza. Sette in totale gli ingressi ai pronti soccorsi dei vari ospedali fiorentini: quattro di loro sono stati dimessi, tre invece sono deceduti.
"Erano soggetti fragili, non posso dire altro", spiega una delle operatrici dopo avere aperto i cancelli della struttura di Settignano. La vita nella struttura, intanto, va avanti. Gli ospiti si sono ripresi, chi più chi meno. Nessuno però vuole dire niente.
A maggior ragione nella Rsa di Pelago, dove i dipendenti si sono trincerati all’interno, hanno mandato via e tenuto a debita distanza i cronisti. I parenti in visita, al contrario, non nascondono la loro preoccupazione: "Mia mamma di 90 anni è stata male lunedì e martedì - racconta una signora - ha avuto problemi intestinali. Ora sta meglio, ma ha la pressione bassa e non vuole mangiare nulla. Ho saputo cos’è successo leggendo i giornali, nessuno mi ha detto niente".
Sereni Orizzonti, intanto, fa sapere di essere "in attesa di conoscerne le effettive cause, che allo stato attuale non sono state accertate". La società ha anche "affidato l’incarico di svolgere ogni verifica a un perito biologo". Quanto a personale e controlli afferma: "Il nostro personale, che opera da molto tempo nel centro cottura, è in possesso di tutti i titoli e della formazione necessari" e "analisi microbiologiche sulla cucina e sul cibo, da noi svolte un mese fa a Pelago, non avevano rilevato la presenza di alcuna anomalia".
Sulla vicenda si è espresso anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: "Si parla di presunta intossicazione alimentare, ma, quale che sia la causa, questa vicenda è uno scandalo assoluto. Mando un abbraccio alle famiglie delle vittime. E presenterò in Senato una interrogazione parlamentare". Secondo l’ex premier "il ministero, la Regione, tutte le istituzioni devono fare chiarezza su quello che è accaduto".