Altavilla Milicia (Palermo), 21 febbraio 2024 - L’orrore della strage di Altavilla Milicia (Palermo) lascia ancora aperti diversi interrogativi. Come matura la strage? Perché quella convinzione farneticante di possessioni diaboliche nella famiglia di Giovanni Barreca? A chi era stata comunicata questa convinzione? Dal quadro emerso finora quella ‘fissazione’ ha portato al martirio di Antonella Salamone, 40 anni, dei figli Emmanuel di 6 e Kevin di 16.
Le carte dell’inchiesta
Le domande emergono dalle stesse carte dell’inchiesta, che si annuncia lunga ed è appena all’inizio. Choccante e a tratti confusa la testimonianza data in momenti diversi dalla figlia 17enne di Barreca, oggi in carcere per omicidio come il padre, Sabrina Fina e Massimo Carandente, “uno figlio di Dio con sua moglie che conosciamo... e sono potentissimi spiritualmente, fanno venire i brividi”, scriveva il 4 febbraio il povero Kevin su WhatsApp a un amico che poi ha portato i messaggi ai carabinieri.
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Le domande aperte dall’ordinanza del gip
Nell’ordinanza il gip prospetta “ulteriori approfondimenti anche di carattere tecnico, al fine di ricostruire i contorni esatti della vicenda, che sembra, allo stato, avere una connotazione di estensione criminale anche più ampia e così approfondire i motivi che hanno condotto gli odierni indagati a compiere gesti così atroci ed efferati ai danni di una donna e dei suoi due figli minorenni”.
Le confidenze di Kevin agli amici
Dalle indagini svolte finora, risulta che Kevin avesse parlato di quella “guerra” combattuta in casa anche ad altri amici, “sapevano che sua madre e suo fratello” erano “posseduti”. Tutto raccontato via messaggi, perché il sedicenne non era più andato a scuola da lunedì 5 febbraio.
I gravi indizi di colpevolezza
Il gip mette in fila gravi indizi di colpevolezza anche per la coppia Fina-Carandente. “Gli stessi – scrive il giudice – risultano inseriti all’interno di un gruppo ‘religioso’ più ampio (al quale era stata rappresentata la situazione del nucleo familiare preso di mira dai due correi)”. Allora: chi sapeva delle farneticazioni su possessioni diaboliche?
Il talento artistico di Kevin
Ci sono dettagli nell’ordinanza che stringono il cuore. Come quando un amico racconta delle capacità artistiche di Kevin, “ci siamo conosciuti il 23 aprile 2023 ad una mostra di volatili: lui li creava in ceramica e poi li metteva in mostra a Villa San Cataldo dove c’era un evento di tutti lgi alunni che avevano un talento artistico”. Nelle carte c’è un elemento che ricorre in modo costante, ripetuto dal 16enne e dalla sorella ora in carcere è sempre la stessa: le difficoltà economiche della famiglia che provocavano costanti litigi.