Altavilla Milicia (Palermo), 22 febbraio 2024 – Qual è il contorno della strage di Altavilla Milicia (Palermo)? Chi sapeva degli orrori che per giorni sono stati commessi nella villetta della strage? Gli arresti di Giovanni Barreca, della figlia 17enne, di Sabrina Fina e Massimo Carandente chiudono il cerchio? Oppure ci sono altre complicità, anche indirette, da indagare? “Ho sconfitto il diavolo”, ha ripetuto Barreca al suo difensore. Gli investigatori avrebbero i nomi di 10 persone, appartenenti al gruppo di preghiera frequentato da Fina-Carandente. Il quadro resta da capire. Sapevano degli orrori, compiuti in diversi giorni? Della morte atroce riservata ad Antonella Salamone, 40 anni, moglie di Barreca, ai fratellini Emmanuel e Kevin, di 5 e 16 anni?
Chi sono i "fratelli di fede”
Diversi punti nell’ordinanza firmata dal gip lasciano aperte queste domande. “Altri fratelli di fede i quali, però, non si sono impegnati se non riunendosi in preghiera”, sono le parole che chiudono il report dei carabinieri dopo la perquisizione a casa della coppia, verso le 5 dell’11 febbraio, dopo che Giovanni Barreca nella sua telefonata al 112 aveva invitato i militari a contattare “due soggetti a lui conosciuti con il nome di battesimo di Massimo e Sabrina”.
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Le parole della figlia 17enne
"Non abbiamo mai avuto una religione – ha dichiarato fra l’altro la figlia 17enne di Barreca, poi arrestata -. In questi giorni Massimo e Sabrina ci avevano detto che domenica saremmo dovuti andare nella loro chiesa a testimoniare, credo che la chiesa sia a Termini Imerese”. Parole registrate nell’ordinanza del gip, sul quale dovranno essere fatte tutte le opportune verifiche. Anche perché, secondo le ultime ricostruzioni, la ragazza nei giorni della strage avrebbe inviato messaggi agli amici del fratello Kevin, cercando di tranquillizzarli. L’ultimo messaggio inviato a un amico su WhatsApp dal 16enne seviziato e ucciso risale all’8 febbraio, alle 15:28.
Com’era nato il rapporto tra i Barreca e la coppia
Secondo il racconto della 17enne, la madre aveva conosciuto Massimo Carandente “tramite social”. La frequentazione, sempre secondo la ragazza, era “iniziata verso metà gennaio”.
I motivi economici
Più volte nelle carte dell’inchiesta si fa riferimento alle difficoltà economiche della famiglia. Cosa confermata anche dalle parole del sindaco di Altavilla Milicia, Pino Virga, e dalle testimonianze delle amiche di Antonella Salamone. “Mia madre litigava sempre con mio padre ma cercavano di risolvere – è il racconto della minore -. Litigavano per motivi economici, mia madre odiava quella casa e voleva andare via, si sentiva isolata. Mia madre diceva che non c’erano mai soldi”.