Giovedì 21 Novembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Strage di Altavilla Milicia, le parole del parroco sul diavolo e il post del sindaco: “Non siamo fanatismo”

Il primo cittadino Pino Virga: “Dal nostro parroco parole oneste. Altre sintesi su isolata e raccapricciante follia criminale e religione sono riduttive e ingenerose. Io non ci sto. Altavilla è una comunità sana”. Tra gli arrestati è tutti contro tutti: Sabrina Fina ora chiede di parlare

Altavilla Milicia (Palermo), 4 marzo 2024 – A tre settimane dalla strage di Altavilla Milicia (Palermo) e dai continui riferimenti alla presenza del diavolo – Giovanni Barreca aveva parlato all’inizio di possessioni per la moglie Antonella Salamone, i figli Emmanuel e Kevin, che sono stati seviziati e uccisi – arrivano le parole dure del sindaco Pino Virga. Che affida il suo pensiero a un post su Facebook.

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Il post del sindaco Pino Virga

“Io non ci sto – scrive il primo cittadino -. Non con le parole oneste del nostro parroco. Nei cui confronti, la misura del nostro affetto può solo crescere. Non ci sto con riduttive e ingenerose sintesi, ad un comune denominatore, di isolata e raccapricciante follia criminale e religione. Non ci sto con chi accomuna ad Altavilla il fanatismo e le sue torbide declinazioni. Con chi, disconoscendo la nostra integrità, vuol confonderci con sette e conventicole. Altavilla è una Comunità sana. Che coltiva la bellezza. Che crede nell’accoglienza. Non immune, certamente, dai problemi e dalle brutture di questo mondo. Ma è generosa e solidale. E lo ha dimostrato”.

Le parole del sindaco arrivano dopo le dichiarazioni del parroco don Salvo Priola, rilanciate da Ore 14 su Rai 2, sulle possessioni diaboliche. Il sacerdote ha postato su Facebook la posizione ufficiale del Vaticano sulla materia, “le parole dei Papi sul diavolo, nemico astuto che esiste davvero”, il titolo della notizia. 

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"Una storia di estremismo religioso”

Ma allora come si spiega la strage? Davvero ruota tutto attorno alle convinzioni ‘diaboliche’ o il movente potrebbe essere anche economico? Sabrina Fina e Massimo Carandente – i ‘fratelli di Dio’ in carcere con Barreca e la figlia 17enne  – avevano mire sulla villetta della famiglia? “Questa è una storia di estremismo religioso, i soldi non c’entrano”, è convinto Marco Rocca, avvocato della coppia. Venerdì ha sentito al telefono Sabrina Fina, nelle prossime ore conta di parlare con il compagno Massimo Carandente. La donna ha chiesto di essere ascoltata dagli investigatori.

Strage di Altavilla Milicia: tutti contro tutti

Nel frattempo, le versioni della coppia e di Barreca sono cambiate e si è arrivati a un tutti contro tutti. “Resta ancora da capire la dinamica di questa strage, quali sono stati i ruoli – è convinto Rocca –. Come e perché è avvenuta? Queste domande attendono ancora risposta”.