Martedì 16 Luglio 2024
ALESSANDRO FARRUGGIA
Cronaca

Alta tensione nei cieli. Jet russi minacciano la Polonia. I caccia italiani li mettono in fuga

Gli F-35 della nostra Aeronautica impegnati sul Baltico hanno scortato gli aerei di Mosca oltreconfine. Missione compiuta anche in Lituania: velivoli nemici allontanati prima di entrare nello spazio Nato

F-35 italiani hanno respinto due caccia Su-30 russi dallo spazio aereo Nato

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Roma, 26 settembre 2023 – Giornata calda il 21 settembre per i caccia italiani impegnati nel Baltico contro la minaccia russa: hanno messo in atto con successo ben due “scramble” – ordine di decollo immediato – contro aerei di Mosca. A confermare la notizia è il ministero della Difesa. In entrambi i casi i velivoli russi son stati allontanati prima di entrare nello spazio aereo Nato. Nel 2022 complessivamente in Europa ci son stati ben 570 “scramble” della Nato, quasi tutti nel Baltico, contro aerei russi.

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Caccia italiani intercettano aerei da combattimento russi in Polonia

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Il primo scramble è avvenuto in Lituania dove due caccia Eurofighter italiani, rischierati presso la Base aerea di Šiauliai nell’ambito della difesa dei cieli baltici disposta dalla Nato e denominata Baltic Air Policing, si sono alzati in volo a seguito dell’ordine di decollo immediato proveniente dal centro di operazioni aeree della Nato di Uedem, in Germania. L’attivazione dei due Typhoon della cellula di Quick Reaction Alert è stata richiesta in quanto due velivoli non identificati attraversavano la Flight Information Region dei paesi baltici. I velivoli, decollati in pochi minuti, sono rimasti in volo a protezione dello spazio aereo di competenza. Quando i caccia russi si sono allontananti, i due Typhoon sono rientrati presso l’aeroporto di Šiauliai. Da notare che si tratta del ventesimo scramble che la Task Force Air 4th Wing​ ha collezionato sino a oggi con i suoi caccia intercettori impegnati nell’operazione denominata “Baltic horse III”, dall’assunzione del comando della missione lo scorso 1° agosto. Da allora sono stati intercettati complessivamente 39 velivoli, quasi uno per ogni giorno di presenza nei baltici.

Il secondo “scramble”, sempre ordinato dal centro di operazioni aeree di Uedem in Germania, ha coinvolto due F-35 dell’Aeronautica militare italiana partiti dall’aerobase militare di Malbork. Si è trattato del primo ordine di decollo immediato per i caccia della Task force air 32° Wing – composta da velivoli F-35A provenienti dal 32° Stormo di Amendola e dal 6° Stormo di Ghedi – impegnati al confine dell’Est Europa: ad essere intercettati e identificati sarebbero stati due aerei da combattimento Su-30 Flanker russi, poi, con professionalità e senza rischi eccessivi, scortati fuori. Da notare che la piena capacità operativa della Task Force Air - 32° Wing era stata appena raggiunta lo scorso 18 settembre e solo il giorno prima si era svolta la cerimonia inaugurale, a cui avevano preso parte anche i militari italiani e lo stesso capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, Luca Goretti.

In quell’occasione l’ambasciatore italiano Luca Franchetti Pardo aveva rimarcato "l’efficacia delle operazioni di air policing".

E infatti.