Venerdì 14 Marzo 2025
CRISTINA DEGLIESPOSTI
Cronaca

Allerta rossa, scuole chiuse a Bologna. E il sindaco: evacuate i piani bassi

Previsti per oggi temporali e vento forte a Ferrara e Ravenna. De Pascale: "Ondata importante". Piogge attese in Toscana e nelle Marche. Nella serata di ieri anche Firenze decide lo stop alle lezioni.

Per tutto oggi l’Emilia Romagna sarà colpita da piogge d’intensità non prevedibile

Per tutto oggi l’Emilia Romagna sarà colpita da piogge d’intensità non prevedibile

Si chiude tutto, di nuovo. E si evacua, ancora una volta. Bologna e provincia ripiombano nell’incubo alluvione dell’autunno scorso, trascinando con loro anche parte della Romagna che il suo tributo di lacrime e fango lo ha pagato più volte negli ultimi due anni. Per tutta la giornata di oggi è allerta rossa per rischio idrogeologico nel Bolognese e in parte del Ravennate e Ferrarese, mentre nella restante porzione della regione il grado di pericolo non scolorisce più dell’arancione. "Il sistema di Protezione Civile è in campo per fronteggiare un’ondata di maltempo importante", così il presidente dell’Emilia-Romagna, Michele de Pascale.

Sulla regione è attesa fin dalle prime ore del giorno una vasta area di bassa pressione con precipitazioni, che interessa anche Toscana e Nord-Est Italia, Veneto in particolare, con estensione su Marche, Lazio, Campania settentrionale e zone interne di Molise e Abruzzo. Bacino del Reno e Lamone sorvegliati speciali, ma anche Secchia, Panaro e altri fiumi in Romagna. Piogge – di portata e durata non facilmente prevedibile – e venti di burrasca che si inseriscono in un quadro già compromesso, pronto a cedere, come a orologeria, nelle ormai collaudate stagioni di passaggio. I terreni sono madidi, spugne intrise incapaci anche solo di accogliere le semine come denunciava solo 48 ore prima Confagricoltura Emilia-Romagna. E le immagini spettacolari dell’ennesima tracimazione della diga di Ridracoli, di mercoledì, sono la prova provata di un inverno tutt’altro che siccitoso. Dopo tutto, lo ha certificato Arpae, il 2024 è stato l’anno più piovoso dal 1961.

Ieri, all’ora di pranzo, il bollettino dell’Agenzia emiliano-romagnola di protezione civile è stata la prima tessera caduta del domino. La Regione ha invitato i Comuni a emanare ordinanze di chiusura precauzionale delle scuole di ogni ordine e grado e la sospensione delle attività sportive, oltre allo stop di mercati, cimiteri, parchi. Nel Bolognese la maggior parte ha aderito a ruota, ma non in modo totale e in altre città, come Ravenna, sono stati chiusi solo alcuni ordini scolastici. Una situazione a macchia di leopardo che ha innescato confusione nella popolazione e proteste. Ma la vera goccia è arrivata con i primi ordini di evacuazione dei piani interrati, seminterrati e dei piani terra. A Bologna, nella zona stadio e primi colli già interessati a ottobre dal collasso del sistema di canali tombati su cui si erge la Dotta, alcuni letteralmente esplosi. Poi a San Lazzaro e Pianoro, soprattutto in Val di Zena. Tutte zone che l’esperienza acquisita negli ultimi due anni ha indicato a rischio quasi certo di alluvione. Ma a tremare, nel Bolognese e oltre, ci sono anche quelle aree che hanno pagato lo scotto di fiumi incapaci di gestire in alveo portate sopra soglia, per tempi prolungati. A Castel Bolognese, ad esempio, il Comune ha già attrezzato il palazzetto con 200 posti letto: sono pronti a tutto. I Comuni hanno attivato i loro centri operativi, alcuni ieri avevano già chiuso strade e rispetto alla gestione della prima ora del 2023 i telefonini dei cittadini iscritti ai canali d’allerta delle amministrazioni hanno iniziato a riempirsi di chat d’avviso e comunicazioni.

Anche in Toscana le scuole resteranno chiuse in molti comuni, a cominciare da Firenze, dove restano off-limits anche parchi e giardini.