Rovigo, 30 novembre 2014 - SEI BANDITI entrano in casa; un barista con la moglie e la figlia a tu per tu con una violenza folle; il vicino che prende il coraggio a due mani e corre ad aiutarli. Riceve un pugno. Non siamo in un sobborgo di New York, non è un film. Siamo a Canaro, provincia di Rovigo, Italia. Anno 2014, l’altra notte. Quella scena è successa qui e non è finzione. E’ tutto vero. Cosa sta succedendo? I primi a saperlo sono i carabinieri, la polizia e tutti gli uomini che portano la divisa. Ogni giorno furti e rapine, un bollettino di guerra. Il lavoro delle forze dell’ordine è diventato una missione speciale a tu per tu con criminali che non hanno paura di nulla. Indaghi, li insegui in mezzo ai campi e riesci magari a prenderli. E quelli il giorno dopo – poco più poco meno – tornano liberi. Il tempo di farsi un caffè al bar, ritrovare i vecchi ‘amici’ e di nuovo in giro per pianificare un nuovo colpo. I carabinieri corrono e la giustizia mostra maglie troppo larghe, strenuamente fedele ad un principio che si chiama garantismo. I giudici, per carità, osservano la legge. Ma la gente non riesce più a capire cosa succede.
CronacaAlle radici della violenza