Domenica 16 Febbraio 2025
REDAZIONE CRONACA

Piemonte, allarme lupi: "Alpeggi a rischio, 20 attacchi"

A sollevare il problema è la Coldiretti di Cuneo: "Circa 50 capi, tra bovini e ovini, morti o dispersi"

Lupi in una foto Ansa

Torino, 8 agosto 2017 - Dopo l'allarme orso, poi rientrato, in Trentino, dal Piemonte arriva l'allarme lupi. A lanciarlo è la Coldiretti di Cuneo, che fa i conti dei danni negli alpeggi: venti attacchi e circa 50 capi, tra bovini e ovini, morti o dispersi nelle sole valli Po e Varaita. 

"Se non si interviene con misure preventive e strumentali allontanandoli dai pascoli - dice la presidente Delia Revelli - la vita negli alpeggi prima o poi finirà. Con una perdita per tutti". Insomma, oltre alla siccità che mette le mucche a stecchetto, ora arrivano anche i lupi, che sarebbero in aumento sulle Alpi. "Difendersi dai lupi sta diventando la prima preoccupazione - spiega il direttore di Coldiretti Cuneo, Tino Arosio riferendosi agli allevatori - Trascorrono giorno e notte, senza soluzione di continuità, a controllare le mandrie per paura del loro arrivo".

Secondo gli ultimi dati del progetto europeo Life WolfAlps, in Piemonte sono presenti 27 branchi, per un totale di circa 151 esemplari. La maggior parte proprio nel Cuneese, dove nel 2016-2017 sono stati documentati 17 branchi e 3 coppie per un minimo di 101 lupi. "Gli allevatori, pur di difendere vitelli e pecore, si sono trasformati in esperti di logistica con grandissime difficoltà", rincarano la dose Revelli e Arosio, secondo cui "spostare le recinzioni di volta in volta, seguendo gli animali al pascolo, non è semplice". E non lo è neppure "lasciare uomini a controllare senza sosta manze e pecore", senza contare che "usare i cani capaci di contrastare i lupi rischia di essere pericoloso per gli escursionisti che passano sui sentieri". 

Ecco perché, insiste Coldiretti "la difesa del lupo non può non andare di pari passo con la difesa di vitelli, manze e pecore". E, soprattutto, "non può non portare come ultima irreversibile conseguenza all'abbandono degli alpeggi, lasciando che diventino terra di conquista solo per boschi impenetrabili e e non luogo vivibile per gli allevatori e i cittadini".

Contro il proliferare dei lupi, negli ultimi anni raddoppiati in Italia dove ora si trovano almeno 1.800 esemplari, Coldiretti aveva lanciato proprio dal Piemonte la campagna 'Ami i lupi? Adotta un pastore...!', progetto per cercare di tenere insieme la tutela dei lupi con la difesa delle greggi. Quest'estate il nuovo allarme: "C'è qualcosa che non torna se sono molti gli allevatori secondo cui la loro presenza negli alpeggio è messa fortemente a rischio...".