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"Allarme infiltrati nelle università"
Consentire le manifestazioni di dissenso nelle università – in continuo aumento dal 7 ottobre – puntando a una gestione ordinata attraverso uno scambio di informazioni costante tra rettori e forze dell’ordine. Ma, allo stesso tempo, sbarrare la strada a "soggetti estranei" agli atenei che hanno il solo obiettivo di strumentalizzare la protesta e farla sfociare in atti di violenza. Sono le indicazioni emerse al termine della riunione, svoltasi ieri pomeriggio al Viminale, del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi; presenti la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il vicepresidente della Conferenza dei rettori, Francesco Bonini, i vertici delle forze di polizia e dell’intelligence. Occhi puntati sui prossimi appuntamenti a rischio: in primis, oggi a Roma la riunione del Senato accademico della Sapienza. Si evidenziano tentativi di piegare il dissenso in maniera violenta ed anche di fare propaganda e proselitismo in un ambiente, quello universitario, ritenuto fertile dagli ambienti antagonisti.