Mercoledì 18 Dicembre 2024
REDAZIONE CRONACA

Alex Marangon picchiato prima di finire nel Piave. Si indaga per omicidio volontario

Emorragia al torace e colpi in testa. L’autopsia ha confermato che il 25enne di Marcon (Venezia) è deceduto per “cause violente e non accidentali”. La procura: “Picchiato duramente”. La famiglia: “Ci sa parli”

Il 25enne Alex Marangon è stato ritrovato morto su un isolotto del fiume Piave vicino a Treviso

Treviso, 6 luglio 2024 – L’autopsia non lascia spazio a dubbi: Alex Marangon è morto prima di finire nel Piave. Potrebbe essere stato gettato in acqua quando era già cadavere, ma questo lo accerteranno le indagini degli inquirenti. Per il momento, quel che appare certo dall’esito dell’esame clinico sulla salma è che il 25enne veneziano di Marcon – ritrovato senza vita su un isolotto del Piave dopo un festino sciamanico all’abbazia di Vidor, a Treviso – è morto per “cause violente e non accidentali”.

“Il ragazzo è stato picchiato duramente”. Qualcuno lo avrebbe colpito più volte sul corpo, e anche alla testa, con un oggetto contundente. La conferma arriva dal procuratore capo di Treviso, Marco Martani. Il reato per il quale si procede, a questo punto ancora contro ignoti, è quello di omicidio volontario.

La famiglia di Alex: “Chi sa la verità parli”

L'autopsia su Alex “restituisce un quadro inquietante, quello di una aggressione potente, sfuggente, nel corso di una colluttazione che male si concilia con il caso”, dice Nicodemo Gentile, l’avvocato che assiste la famiglia Marangon. “Non ci sono ragione e motivi – ribadisce il legale – per credere al suicidio o cose diverse”. Tutto questo sulla base dell'autopsia “che ha evidenziato una botta sulla parte sinistra della testa, addebitando l'accaduto a più di una persona”. L'appello dei familiari ai partecipanti del festino è di “parlare per spirito di pietà: più persone sanno quello che è successo”.

I risultati dell’autopsia

L'autopsia ha escluso che la morte del giovane barman sia avvenuta per una caduta accidentale: non solo per la distribuzione di ecchimosi e ferite sul corpo, ma anche perché l'esame ha rilevato un'emorragia interna al torace che gli ha fatto perdere molto sangue.

Resta da verificare se, quando è stato aggredito, il giovane fosse preda degli effetti dell'ayahuasca – una sostanza allucinogena estratta attraverso un decotto da diverse piante amazzoniche – che Alex aveva bevuto durante il rito sciamanico condotto dal musico e curandero colombiano Jhonni Benavides.

I testimoni

Nei prossimi giorni saranno sentiti tutte le persone, partecipanti e organizzatori, che quella notte erano presenti al festino sciamanico organizzato nell'abbazia di Vidor (Treviso), chiamato il ‘Sol de Putumayo’. Ormai del festino si sa quasi tutto, eccetto un particolare: cosa sia accaduto tra le 3 e le 6 del mattino di domenica scorsa, quando il giovane era già scomparso da tre ore e furono chiamati i carabinieri.